Zindis si ribella alla maestra assenteista
MUGGIA. «Siamo stufi di vedere violato il sacrosanto diritto dei nostri bambini ad un insegnamento regolare e sereno: è ora di dire basta a questo sopruso». Giovanna Bellotto, madre di un’alunna e rappresentante della classe quinta della scuola primaria di Zindis, racconta la lotta che dieci genitori stanno portando avanti per “blindare” le attuali supplenti dei loro figli, le maestre Michela e Annalisa, “spodestate” dal ritorno dell'insegnante di ruolo Luigia Fontanel, definita «la maestra che non c'è». Oggi, alle 8.30, genitori e bambini insceneranno una protesta davanti alla scuola muggesana.
La storia inizia quattro anni fa, quando sedici genitori decidono di iscrivere i propri figli alla scuola a tempo pieno “Zamola” di Zindis. Due le maestre di ruolo assegnate: una di queste, L.F., nominata per l’area scientifico-matematica e l'insegnamento dell’inglese, a sorpresa, non accoglie i propri nuovi alunni. «Ha subito esordito rimanendo assente da scuola per i primi dieci giorni», ricorda Bellotto. Un caso fortuito? Purtroppo no. Le assenze durante l'anno si protraggono continuamente, a singhiozzo. La conseguenza è facile da intuire: un alternarsi di supplenti, quando andava bene, oppure lo smistamento dei bambini in altre classi, quando le assenze erano più brevi. I genitori, in accordo con la preside Marisa Semeraro, organizzano una riunione con la maestra stessa per cercare spiegazioni: «L’insegnante si è subito risentita ed offesa, dimostrando la sua chiara intenzione di non voler dialogare con noi, dichiarando che doveva occuparsi dei genitori malati».
Il secondo anno inizia subito allo stesso modo del primo. La maestra è assente. E lo sarà per tutto l'anno scolastico. I genitori riescono almeno ad ottenere un'unica (fortunatamente valida) supplente per coprire tutte le assenze. Nel terzo anno scolastico la storia si ripete, con presenze altalenanti e molte assenze. Le conseguenze per gli alunni? «Diverse parti del programma risultavano trattate in maniera superficiale e senza verificare il livello di comprensione raggiunto dagli alunni. In particolare le competenze nella comprensione della lingua inglese erano praticamente inesistenti», ricorda Bellotto.
Dopo tre anni così, la misura, per molti, è colma. Il 50% dei genitori getta la spugna ed esasperato trasferisce i propri bimbi alla scuola “De Amicis” in centro a Muggia; qualcun altro si sposta a Trieste. A conti fatti, all'inizio della quarta elementare, i bambini rimasti a Zindis sono solamente otto. Alla minaccia di un trasferimento in massa dei restanti bambini, la preside Semeraro e il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Pietro Biasiol forniscono una soluzione affidando gli alunni alla maestra Michela. La giovane insegnante, assieme alla maestra d'inglese Annalisa, ridà il giusto equilibrio e la sperata regolarità nell'insegnamento definito dai genitori di «grande qualità didattica e umana». Contemporaneamente la preside Semeraro sposta la maestra Luigia alla “De Amicis”, assegnandole un incarico diverso e in grado di aiutarla a conciliare i suoi problemi familiari.
Tutto bene, quindi? Non proprio. Lo scorso settembre i bambini di Zindis - saliti a quota dieci, due in più quindi rispetto all'anno scorso, forse anche per merito del buon lavoro svolto dalle supplenti - iniziano l'ultimo anno. Sembra filare tutto liscio, quando ecco arrivare la doccia fredda: la maestra Luigia, dopo aver vinto una causa intentata contro la scuola per il suo spostamento, da oggi sarà reintegrata al suo posto, a Zindis. E non finisce qui. Per “festeggiare” il ritrovato ruolo da insegnante della quinta elementare della Zamola, riferiscono i genitori sul piede di guerra, l’insegnante ha già comunicato che... sarà assente fino al 5 dicembre.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo