Ziberna: «Ricandidarmi? È prematuro, ma amo Gorizia e rilanceremo la città»

Il sindaco fa un’analisi politica di un centrodestra sin troppo litigioso, attacca Picco («Ma non lo querelo») e smentisce le voci di un approdo a Fratelli d’Italia. È tiepido nei confronti di un rimpasto di giunta ma vuole una squadra motivata
Bumbaca Gorizia 30.12.2019 Sindaco Rodolfo Ziberna © Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 30.12.2019 Sindaco Rodolfo Ziberna © Foto Pierluigi Bumbaca

GORIZIA. L’intervista di fine 2019 con il sindaco Rodolfo Ziberna coincide con la metà del suo mandato.

Tracciamo un bilancio? Si ricandiderà?

Ricandidarmi? È un discorso prematuro. Quanto al bilancio, ritengo che a valutare quanto realizzato debbano essere i cittadini, ma credo che alcuni risultati si possano toccare con mano. Quando sono arrivato, il numero dei richiedenti asilo a “passeggio” per la città erano tantissimi mentre, oggi, grazie anche ad alcuni interventi come lo spostamento della commissione, la situazione è diversa. Abbiamo, inoltre, implementato i settori per la manutenzione del territorio e del verde e, per quanto possibile, abbiamo anche aperto alle assunzioni in Comune, perché ritengo che la priorità, oggi, a Gorizia e altrove, sia il lavoro.

Perché non sono ancora iniziati i pluriannunciati lavori per l’ascensore al Castello e per la rinaturalizzazione del Corno?

Finalmente ci siamo. Entrambi sono stati appaltati e, a breve, apriranno i cantieri. Con la rinaturalizzazione del Corno riqualificheremo anche la Valletta, un’area centrale dalle grandi potenzialità che i goriziani potranno nuovamente utilizzare nel tempo libero: sarà attrezzata per il wellness, con attrezzature ginniche e piste ciclabili.

E l’impianto di risalita?

Diventerà fondamentale per il rilancio del Castello che vogliamo sempre più affollato di turisti. E sarà funzionale anche all’utilizzo del Bastione fiorito e del Teatro tenda.

Lavori, purtroppo, fa rima con tempi biblici...

Vero, i tempi lunghi sono inaccettabili. Un ente pubblico come il Comune soggiace a norme che, in nome della trasparenza e non solo, dilatano enormemente la trafila. I cittadini hanno potuto constatare come vi siano stati imprevisti capaci di bloccare l’esecuzione dei lavori: fallimenti, ritrovamento di reperti che impongono l’intervento della Soprintendenza, nuove progettazioni da ciò determinati, etc.

Il 2019 è stato l’anno dell’aeroporto con viaggio all’inferno e ritorno. C’è da essere ottimisti?

Sostengo ogni proposta che possa portare ricchezza al territorio e nuova occupazione, ma proprio perché parliamo di patrimonio pubblico devo adottare ogni cautela possibile. La proposta di Turin Aviation? È senza dubbio suggestiva, capace di rappresentare per la città e un territorio più ampio un valore aggiunto, ed è questa la ragione per cui mi auguro che possa trovare realizzazione.

Parliamo di politica: centrodestra litigioso, poco compatto, a volte più di opposizione (in alcuni elementi) dell’opposizione. Che fare?

Beh, mi sembra che la litigiosità sia una caratteristica di tutta la politica attuale a partire da ciò che sta accadendo nel governo nazionale. Detto questo, non nego che mi piacerebbe una maggior compattezza, soprattutto quando in ballo ci sono questioni importanti come il futuro della città. Sull’aeroporto, ad esempio, non c’era alternativa ma più di qualcuno ha voluto utilizzare la questione per far cadere la giunta infischiandosene degli interessi di Gorizia. E il violento attacco del consigliere Picco alla componente slovena, che ha avuto il coraggio di votare per gli interessi di Gorizia, è emblematico.

Ma parliamo del centrodestra...

Io ho caratterizzato sin dall’inizio il mio governo con un’affermazione che per noi del centrodestra appare ovvia ma che è invece incomprensibile per parte dell’opposizione: la città non è mia, né della nostra giunta o maggioranza, ma di tutti i cittadini, dei nostri figli e nipoti. Ecco perché se prendo atto che vi sono alcune nostre proposte capaci di “spaccare” la città è giusto che sia il Consiglio comunale a decidere, in quanto espressione di una base più larga.

La crisi di Progetto Fvg si può riverberare sulla coalizione?

Progetto Fvg, due anni e mezzo fa, non esisteva. È una sigla nuova rispetto alla nascita della nostra maggioranza. Il leader e assessore regionale Sergio Bini mi ha assicurato che Progetto intende sostenere e rafforzare la nostra giunta e maggioranza: 3 componenti del gruppo su 5 si comportano coerentemente. Valuterò in sede di voto del bilancio chi sta in maggioranza e chi no.

In Consiglio comunale sono ricorrenti gli attacchi furiosi del Forum Gorizia con rilievi che vanno anche sul personale. Il capogruppo forzista Fabio Gentile l’ha invitata a querelare Andrea Picco. Lo farà?

Le azioni del consigliere Picco parlano da sole per la violenza, gli attacchi personali, il bullismo politico. I cittadini rammentano ancora le parole verso la minoranza slovena presente in Consiglio e verso chi non la pensa come lui. Appare evidente che corrisponda a sue esigenze di visibilità, ma è altrettanto evidente come la sua violenza nuoccia all’opposizione che, salvo lodevoli eccezioni, però non è in grado di dissociarsi ufficialmente. In questi 2 anni e mezzo ne ho ricevuti, da parte di persone evidentemente agitate, insulti, intimidazioni, minacce, anche di morte. Per quanto possibile personalmente evito le querele, salvo quando si tratti di difendere, come ho fatto recentemente, l’onorabilità dei cittadini goriziani attaccata su un social network.

Ci sarà un rimpasto di giunta?

Siamo a metà mandato e penso che una riflessione dovrà essere fatta su ciò che ha funzionato di più e ciò che ha funzionato di meno. Non so se questo porterà a un rimpasto di giunta, ma è certo che questa seconda parte del mandato dovrà essere caratterizzata da grande slancio e voglio poter contare su una squadra attiva, coesa e fortemente motivata.

Come assiste alle evoluzioni di Forza Italia con il consigliere Rinaldo Roldo che aderisce al movimento “Cambiamo” di Giovanni Toti?

Ad oggi, Roldo non mi ha comunicato nulla ma, in ogni caso, ritengo sia una persona leale che, come il sottoscritto, ama Gorizia. Inoltre Toti ha confermato fin dall’inizio la collocazione del suo movimento nel centrodestra.

Spicca poi la sua assenza (forse perché non la invitano) agli incontri promossi da Andrea, il figlio dell’ex sindaco Romoli, perché?

Ognuno invita chi vuole. Con Toti ho un rapporto diretto e sarei andato volentieri a salutarlo. Ma non ne faccio sicuramente un problema.

Ziberna e l’assessore Fabrizio Oreti con Fratelli d’Italia. Cosa c’è di vero?

Circolano tante voci in questo periodo, messe in giro ad arte da quelli che, paradossalmente, hanno cercato di ricollocarsi in altri partiti ma che nessuno ha voluto. E pensando che tutti siano come loro, stanno mettendo in giro voci assurde su di me. Salvo poi mandare messaggi negativi nei miei confronti ai referenti dei partiti in cui io, secondo loro, starei per entrare. Posso assicurare che non c’è nulla di vero. 


 

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