Zara investe sul vento Parco eolico da 60 milioni

Le pale saranno attive nel 2012 e copriranno il 77% del fabbisogno della regione La Croazia punta a eguagliare la produzione elettrica di Krsko entro dieci anni
epa02291467 Wind turbines in Dabancheng Wind Power plant in Dabancheng of Xinjiang Uygur autonomous region in China on 18 August 2010. Xinjiang has a typical continental climate and is rich in wind resources with an annual theoretical wind energy reserve of three trillion kwh. Its mountain passes in Turban, Urumqi-Dabancheng, Alataw Pass-Ebinur Lake and Hami are powerful generators of active wind energy. EPA/HOW HWEE YOUNG
epa02291467 Wind turbines in Dabancheng Wind Power plant in Dabancheng of Xinjiang Uygur autonomous region in China on 18 August 2010. Xinjiang has a typical continental climate and is rich in wind resources with an annual theoretical wind energy reserve of three trillion kwh. Its mountain passes in Turban, Urumqi-Dabancheng, Alataw Pass-Ebinur Lake and Hami are powerful generators of active wind energy. EPA/HOW HWEE YOUNG

di Andrea Marsanich

ZARA

È un investimento di circa 450 milioni di kune, pari a 60 milioni di euro, e permetterà di coprire il 77 per cento del fabbisogno di elettricità nella Regione di Zara, in Dalmazia. Parliamo naturalmente delle utenze domestiche. Ormai mancano poche settimane alla messa in funzione del più grande parco eolico in Croazia, che sta sorgendo in località Bruska, tra le cittadine di Benkovac e Obbrovazzo, nell’entroterra zaratino, un’area ricca di vento e dove domina la bora. Stando ai responsabili dell’azienda investitrice, la zagabrese Dalekovod, i lavori stanno volgendo al termine in questo parco che disporrà di 16 aerogeneratori (torri o pale eoliche), capaci di immettere nella rete elettrica una potenza di 37 megawatt, sufficiente alle necessità di 40 mila abitazioni. In tal senso va rilevato che la Contea zaratina ha 52 mila unità abitative e dunque, come già detto, l’impianto di Bruska servirà a «spegnere la fame di luce» di tre quarti delle utenze a domicilio nella città del maraschino e dintorni. Una parte dell’ infrastruttura entrerà in funzione entro la fine di quest’anno, mentre il parco sarà operativo a tutti gli effetti nel gennaio del 2012. La conferma arriva da Jurica Prizmic, direttore del settore per la gestione corporativa della Dalekovod: «Sì, i lavori sono entrati nella fase finale – precisa – ed ora vengono montate le torri eoliche, prodotte dalla Siemens e capaci di erogare ciascuna una potenza di 2,3 megawatt. I rotori hanno un diametro di 101 metri e anche in questo caso siamo ai vertici nel Paese. Abbiamo ottenuto la licenza d’uso per allacciarci alla rete nazionale, è stata costruita la necessaria stazione di trasformazione, le strade d’ accesso al parco e altro ancora». La Dalekovod ha già esperienze in materia di energia eolica. Con i suoi partner ha dato vita ad un impianto eolico a Gracac, in Lika, di potenza pari a 9 megawatt. Nel progetto Bruska ha messo di tasca propria il 25% dell’investimento, mentre il restante 75% è frutto di un prestito concesso congiuntamente dalla Privredna banka di Zagabria e dalla Splitska banka di Spalato. «L’ impianto alle spalle di Zara – conclude Prizmic – contribuirà a migliorare notevolmente la qualità dell’ aria, senza emissioni nocive che invece sarebbero state prodotte da una centrale termoelettrica di pari potenza del parco di Bruska». In Croazia il settore eolico sta ancora muovendo i primi passi: sul territorio nazionale sono presenti una trentina di aerogeneratori, mentre nella sola Germania risultano attive ben 15 mila pale eoliche. Si crede comunque che entro il 2020 la Croazia riuscirà a sopperire al 20 per cento delle necessità energetiche grazie alle fonti rinnovabili. Sempre secondo le previsioni degli esperti, in capo a 5 o 6 anni la Dalmazia riuscirà a produrre annualmente da 300 a 400 megawatt dagli impianti eolici.Pari al quantitativo energetico sprigionato dalla centrale nucleare di Krsko, in Slovenia.

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