Zambrattia, battaglia sul piano urbanistico

UMAGO. Zambrattia, uno degli angoli più intatti e suggestivi dell'Istria, rischia di essere stravolta da una colata di cemento nel giro di pochi anni. È di questi giorni la notizia che il Comune di Umago vorrebbe rimpinguare le proprie casse mettendo sul mercato i terreni di proprietà pubblica con l'intento di richiamare non meglio identificati investitori. Una modifica al piano regolatore - finora gelosamente custodita nei cassetti dell'amministrazione comunale - avrebbe infatti avviato l'iter tecnico-burocratico per modificare dal punto di vista naturalistico Valle Rossa, l'accesso al mare che rappresenta una delle bellezze che negli anni ha costruito il successo turistico di Salvore.
Con una petizione 270 residenti nell'area hanno chiesto al sindaco Vili Bassanese di bloccare il piano urbanistico che, secondo loro, è in netto contrasto con la vocazione turistica e naturalistica del territorio. Una società di Zagabria, il 12 maggio scorso, in una seduta pubblica convocata sul tamburo dallo stesso Comune per arginare la crescente preoccupazione degli abitanti ha illustrato in maniera lacunosa - a quanto riferito dai presenti - le intenzioni dell'amministrazione Bassanese, che scadrà tra due anni e che è già al centro di alcune cause legali che rischiano di costare alcuni milioni di euro in indennizzi.
Nell'operazione rientrerebbe anche un piano di espropri di piccoli terreni privati da finalizzare a un piano viario e urbanistico la cui necessità resta tutta da dimostrare, nel contesto che finora si è realizzato in quell'arco di costa che va dal piccolo molo di Zambrattia fino a ridosso della pineta di Bassania.
Oggi Zambrattia vive con la piccola e vivace economia che ruota attorno a quasi 300 affittacamere a gestione familiare che nel corso degli anni hanno saputo costruirsi una clientela affezionata. Da nove anni si è insediato anche un piccolo albergo - l'unico nella zona - che dà lavoro a una ventina di persone.
Un fulmine a ciel sereno si è abbattuto sugli abitanti appena una settimana fa quando, quasi per caso, hanno appreso che avevano soltanto 14 giorni di tempo per presentare le loro osservazioni al nuovo piano urbanistico della cui genesi tutti erano praticamente all'oscuro. Dinanzi alle numerose richieste di chiarimenti il sindaco Bassanese, in una dichiarazione a un'emittente tv croata, ha ammesso l'esistenza del nuovo piano urbanistico e ha confermato l'ipotesi della creazione di un ampio parcheggio a ridosso dell'accesso al mare proprio nell'area di Valle Rossa, circostanza questa che finora era sempre stata esclusa.
È di alcuni giorni fa la prima mossa dell'amministrazione Bassanese. Una squadra di addetti comunali, poco dopo l'alba, ha installato su un terreno della Valle Rossa di proprietà comunale alcuni steccati senza che a livello amministrativo sia stata votata alcuna decisione urbanistica definitiva. Di fronte alle rimostranze di alcuni abitanti di Zambrattia gli stessi addetti, il giorno dopo, hanno ridotto l'altezza dei recinti provvisori, passando da oltre due metri a un metro.
Intanto in Consiglio comunale le forze di opposizione stanno approfondendo la materia e non si escludono anche segnalazioni all'autorità giudiziaria. Infatti la colata di cemento snaturerebbe il waterfront di un tratto di costa che negli anni era riuscito a respingere diversi tentativi di speculazione edilizia. Secondo molti abitanti è inspiegabile la fermezza dell'ente pubblico nel favorire l'urbanizzazione della costa senza peraltro modificare i piani edificabili sulle aree verdi interne che garantirebbero uno sviluppo urbanistico sostenibile.
A gettare benzina sul fuoco un altro dettaglio: da settimane si vocifera dell'esistenza di un investitore anonimo che avrebbe avuto assicurazioni ai massimi livelli comunali per realizzare una struttura turistico alberghiera di quattro piani, che potrebbe derogare alla norma che sancisce in tutta la Croazia la distanza minima di 70 metri dal mare per qualsiasi costruzione. Inoltre anche il nuovo reticolo viario ipotizzato nel nuovo piano urbanistico rischia di bloccare l'accesso a molte piccole proprietà private e alle villette che ospitano turisti da aprile a settembre.
Entro agosto l'amministrazione comunale dovrà rispondere caso per caso alle osservazioni sollevate dai singoli abitanti e dagli imprenditori locali. Anche i rappresentanti del movimento dei Verdi, fino all'altro ieri, promettevano fuoco e fiamme per la difesa del paesaggio Umaghese. All'orizzonte si profila una serrata battaglia legale. (r.i.)
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