Zagabria apre la Croatia Airlines ai privati
BELGRADO. Aaa, vendesi quota di minoranza di una compagnia aerea, prezzo allettante, ottima opportunità, investimento da non farsi sfuggire. No, l’annuncio sarà sicuramente diverso, ma il succo del discorso non cambia. “Croatia Airlines”, compagnia di bandiera croata, sarà messa sul mercato dal governo di Zagabria. La conferma a una mossa già ampiamente preventivata nei mesi scorsi è arrivata ieri per bocca del ministro croato dei Trasporti, Sinisa Hajdas Doncic, al termine di un consiglio dei ministri che ha discusso il tema privatizzazione. Ma attenzione, ha sottolineato il ministro. Quella di “Croatia Airlines” non sarà una svendita al miglior offerente, un modo per fare cassa, che è sicuramente una via percorribile da un Paese in crisi come la Croazia di oggi. Al contrario. Almeno secondo l’esecutivo croato e secondo Hajdas Doncic, la volontà è quella di trovare quanto prima un «partner strategico» per l’azienda. Partner che dovrà acquistare il 49% della compagnia, iniettando preziosi capitali nell’azienda. Capitali che, ha assicurato la leadership di Zagabria, rimarranno nelle casse di “Croatia Airlines”, il tutto mentre il 50,2% delle azioni rimarrà in mano allo Stato, che dunque potrà mantenere il controllo sulla compagnia. «La priorità è questa», ha spiegato Hajdas Doncic, il denaro «sarà investito» nella stessa azienda, non finirà a ripianare buchi del «budget» pubblico. La data della vendita? Ancora non è stata resa pubblica. Zagabria ha solo specificato che un’agenzia statale determinerà entro la fine del 2013 o l’inizio del prossimo anno il valore di “Croatia Airlines”, mentre successivamente saranno resi pubblici i termini della gara pubblica per aggiudicarsi la quota di minoranza. Nella speranza che molti investitori stranieri si facciano avanti per garantire l’esistenza stessa della compagnia. In caso contrario, l’azienda – oberata da debiti e bisognosa di un rinnovamento della flotta - potrebbe non sopravvivere oltre il 2015, ha fatto capire Doncic. Ma “Croatia Airlines” non è l’unica patata bollente nelle mani di Zagabria. Sempre ieri il vicepremier e ministro per lo Sviluppo regionale e i fondi europei, Branko Grcic, ha ammesso che la Croazia deve assolutamente ridurre il deficit pubblico attraverso consolidamento fiscale, riforme e forse nuove misure d’austerità e tagli, per non rischiare la sempre più probabile procedura di infrazione Ue, ha informato ieri la tv pubblica croata Hrt. Infine, la questione del cirillico a Vukovar. Vukovar dove ieri sera è arrivato il premier Zoran Milanovic, un gesto coraggioso da parte del leader croato. Gesto di buona volontà per risolvere nel dialogo con i radicali veterani di guerra la controversa e sempre più accesa battaglia sul cirillico che si combatte ormai in tutte le aree in Croazia dove vive una numerosa minoranza serba. (s.g.)
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