Weekend a Marina Julia da 12mila bagnanti

L’associazione vuole mettere mano al calendario degli eventi. Chiesta una maggiore pulizia e la rimozione delle alghe
La spiaggia di Marina Julia
La spiaggia di Marina Julia

MONFALCONE L’estate non è ancora finita, ma Marina Julia può già dire di aver messo a segno una buona stagione balneare. Le presenze nei fine settimana di luglio e agosto, se baciati dal sole, si sono aggirate sulle 10-12mila al giorno. La spiaggia le ha contenute tutte, ma i meno fortunati hanno dovuto parcheggiare all’altezza dell’ex Stallone. Un crescendo di presenze consolidato da uno spazio che può contare su alcune certezze: dai bagnini, come quello storico Denis Poropat, all’attività di windsurf di Ezio Ferin.

Gli eventi serali del Marina Julia summer festival hanno centrato l’obiettivo, anche se non tutti e anche se non quello di “agganciare” i bagnanti presenti in spiaggia. Qualche ombra c’è e rimane al di là dell’organizzazione degli appuntamenti pensati per animare la località. I frequentatori abituali della spiaggia continuano a segnalare la non sempre perfetta pulizia, complici anche la scarsità di contenitori a ridosso del bagnasciuga e la maleducazione di una fetta di bagnanti, oltre all’assenza di qualche semplice accorgimento che potrebbe contribuire a rendere ancora più attrattiva la spiaggia.

Quello che è importante per l’Associazione Marina Julia è però «non mollare», cioè andare avanti con eventi e manifestazioni per fare in modo che la località non sia un dormitorio in cui degrado chiami degrado, come spiega il vicepresidente Paolo Venni. Archiviata la seconda edizione del programma estivo, l’associazione sta pensando a due iniziative da realizzare in settembre e al terzo Marina Julia summer festival. L’associazione pensa di realizzare una pulizia straordinaria della spiaggia alla fine della stagione e un concerto per raccogliere e destinare fondi alle vittime dell’amianto. «La prima iniziativa è di fatto certa, mentre alla seconda stiamo lavorando», spiega Venni. L’associazione, forte dell’esperienza effettuata quest'anno, sta inoltre ragionando su una diversa modulazione degli eventi. «Stiamo valutando di anticiparli al pomeriggio, magari concludendoli prima alla sera - dice -, in modo da agganciare chi si è recato in spiaggia». L’importante è andare avanti, sapendo che «non è facile ripartire quando ci si sta appena risvegliando dal coma». L’associazione, comunque, ci sta mettendo il tempo e l’impegno di molti volontari. «Le potenzialità comunque ci sono - aggiunge Venni - e lo confermano gli investimenti che hanno preso il via e proseguiranno nel Villaggio turistico Albatros».

Per i bagnanti abituali qualche ulteriore miglioramento in spiaggia e nelle immediate vicinanze si potrebbe comunque fare. «Nella spiaggia libera le alghe si accumulano e non vengono pulite in modo frequente», osserva una “pendolare” di Turriaco. «I bambini giocano a pallone a ridosso dei giochi per i più piccoli - dice Gertrude Peric, un’altra frequentatrice abituale assieme al marito e a un gruppo di amici - perché non pensare a creare un’area racchiusa da reti per evitare che la gente sia presa a pallonate? E poi perché non installare qualche cabina per cambiarsi come quelle che si trovano in Istria e in Dalmazia?». E poi il tasto dolente delle cartacce e della plastica. «La gente dovrebbe essere più attenta», aggiunge. Però la scalinata non è stata ancora pulita dopo che il palco è stato tolto settimane fa. Chi parcheggia nell’area sterrata dietro i condomini Venus deve sfilare davanti ai cumuli dei rifiuti, più o meno ingombranti, che continuano a essere accatastati attorno ai contenitori stradali. L’emergenza di tre anni fa, quella dell’inquinamento del mare che bagna la spiaggia di Monfalcone, sembra in ogni caso alle spalle: tutti i campionamenti effettuati nel corso della stagione hanno visto la presenza di inquinanti ben al di sotto i limiti.

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