Waterloo rivive tra plastici e 2600 soldatini

In vetrina al Circolo ufficiali il lavoro di Roberto Lotti, messo anche a disposizione delle scuole

La storia si può apprendere anche armati di colla, legno e un buon numero di soldatini di plastica, tra molta ricerca e tanta pazienza. A crederci è Roberto Lotti, triestino classe 1938, già Capitano di Lungo Corso, appassionato di collezionismo e delle vicende militari di ogni epoca. Era tentato dalla riproduzione di campagne condotta da Giulio Cesare ma poi il classico ha avuto il sopravvento e l'ex marittimo ha preferito cimentarsi nel plastico della battaglia di Waterloo, lo storico epilogo di Napoleone Bonaparte, datato 1815. Dopo ben sei anni di lavoro, l'opera di Roberto Lotti avrà al sua giusta vetrina, con l'esposizione allestita al Circolo Sottufficiali, in via Cumano 3, a partire da domani ( con vernice alle 17.30) sino a mercoledì 25 maggio, visitabile dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18. Oltre 2600 i soldatini utilizzati (1/72), dipinti dall'appassionato triestino, curatore anche della speciale retrospettiva legata alla battaglia di Waterloo, una agile dispensa dedicata agli alunni delle scuole medie e superiori, il "pubblico" che Roberto Lotti auspica per la sua elaborazione in scala: «Amo la storia ma a scuola, ai miei tempi, veniva propinata solo attraverso date - spiega il collezionista - I veri motivi degli eventi spesso non si capivano. Io spero di dare agli studenti qualche buon stimolo per capire qualche altro " perchè" storico, anche di Waterloo». Mentre va in scena la saga di Napoleone, Roberto Lotti è già alle prese con il prossimo plastico. Giulio Cesare attenderà ancora, in cantiere infatti, la battaglia di Borodino ( 1812), trattata anche in " Guerra e Pace". Informazioni al 389 -9874670. Francesco Cardella

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