Voto unanime dell’assemblea: scuole della Regione istriana «con denominazione bilingue»
Gli istituti del territorio sono chiamati ad adeguare tabella e documenti ufficiali. Undici su 15 hanno risposto positivamente, quattro si sono pronunciati contro
Nella sua ultima seduta l’Assemblea regionale istriana ha compiuto un importante passo avanti nell’applicazione del bilinguismo che comunque in molti segmenti rimane lettera morta sulla carta. Per la precisione ha emanato all’unanimità la delibera che impegna le scuole nella penisola di cui è fondatrice la Regione, a modificare la loro denominazione aggiungendo sulla tabella e sulla documentazione ufficiale anche la dicitura italiana.
Quella istriana è ufficialmente l’unica regione bilingue nel Paese, in cui l’italiano è considerato lingua paritetica al croato. Dunque tutti i consiglieri hanno giudicato giusta l’applicazione degli articoli statutari in materia. Si sono immediatamente adeguate le scuole elementari croate di Orsera e Fasana e poi le medie superiori “Mate Balota” e la Turistico-alberghiera di Parenzo e altre sette istituzioni secondarie con sede a Pola. Per la precisione le medie superiori di arti applicate, medicina, tecnica, musica, economica e di avviamento professionale. Lo ha fatto pure la Casa dello studente, sempre di Pola.
Tirando le somme su 15 istituzioni nel raggio della delibera si sono adeguate 11 e quattro si sono pronunciate contro. Sono una scuola elementare del centro dell’Istria e tre medie superiori di Pola. «Alla riunione dei prossimi giorni del Consiglio della Comunità italiana autoctona della Regione istriana – così il suo presidente Ennio Forlani – chiederemo spiegazioni alla vicepresidente italiana della Regione Jessica Acquavita e all’assessora regionale per le questioni della Nazionalità italiana e le Minoranze nazionali Tea Batel, che abbiamo invitato ai lavori». La questione delle diciture monolingui delle scuole fondate dalla Regione era stata posta dal Consiglio tre anni fa, in occasione dell’inaugurazione del nuovo edificio della Media superiore di economia di Pola. Ora la risposta è arrivata. Da qualche anno a questa parte si sono adeguate alle norme bilingui anche autorità portuali, case dell’anziano e farmacie.
Riproduzione riservata © Il Piccolo