Voto europeo e per 118 Comuni. Sarà election day il 26 di maggio

L’assessore alle Autonomie Roberti annuncia la decisione Ufficialità entro il 27 marzo. «Così risparmi e meno disagi»
Silvano Trieste 2018-03-03 Seggi in allestimento
Silvano Trieste 2018-03-03 Seggi in allestimento

TRIESTE La giunta regionale si avvia verso l’election day per accorpare europee e amministrative di primavera. La data comunicata ieri dall’assessore alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti è il 26 maggio, ma si dovrà attendere fine mese, il limite è il 27 marzo, per l’ufficialità via delibera.

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L’incastro è possibile giacché il 26 maggio, giorno del voto europeo in Italia (urne aperte dalle 7 alle 23), è all’interno della finestra tra il 15 aprile e il 15 giugno prevista per le comunali Fvg dall’articolo 5 della legge regionale 19 del 2013. Nulla di nuovo, peraltro. Roberti ricorda che da quando la Regione ha acquisito la competenza in materia di elezioni degli organi degli enti locali è sempre stata disposta la contemporaneità di amministrative ed europee: è successo nel 1999, nel 2004, nel 2009 e nel 2014, e tornerà ad accadere nel 2019. Il motivo? «Gli evidenti risparmi di spesa – precisa l’assessore –, nonché il minore disagio arrecato agli istituti scolastici che devono mettere a disposizione i propri locali per l’allestimento dei seggi».

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Il voto comunale sarà tra l’altro molto affollato. Gli elettori interessati al rinnovo di 118 consigli, di cui uno, Porcia, con popolazione superiore ai 15 mila abitanti (e quindi con potenziale ballottaggio), sono circa 331 mila. Fissare la data delle elezioni municipali spetta alla giunta regionale, con il paletto di doverlo fare non oltre il sessantesimo giorno precedente quello della votazione – in questo caso appunto il 27 marzo –. Solitamente, in caso di contemporaneità con un’altra tornata elettorale, l’adozione della delibera regionale segue la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica di convocazione dei comizi. Stavolta non sarà però probabilmente così in quanto, in considerazione della problematica della Brexit ancora aperta, il Dpr dovrebbe essere adottato dopo il 27 marzo. Essendo tuttavia certo che per le europee si voterà il 26 maggio, Roberti proporrà ai colleghi l’opzione accorpamento. Con conseguente termine di presentazione delle candidature alle amministrative il giorno di Pasquetta (22 aprile) ma, come da ddl regionale 40, con la possibilità di anticipare di una settimana (16 aprile) per evitare l’inconveniente della festività.

Alle europee, il Fvg si troverà una volta ancora in una circoscrizione nordestina in cui, per questioni puramente numeriche vista la presenza, oltre al Trentino Alto Adige, di due regioni molto popolose come Veneto ed Emilia Romagna, sarà molto difficile, e costoso in termini di campagna, cercare di strappare un seggio. Dei 15 a disposizione, la Lega dovrebbe portarne a casa più di tutti e uno potrebbe essere di un candidato Fvg. I nomi che circolano rimangono quelli del sindaco di Monfalcone Anna Cisint, a disposizione ma convinta anche di dover lavorare ancora per il Comune, e dell’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, soluzione che imporrebbe un rimpasto in giunta. Molte meno chance per Forza Italia, con Silvio Berlusconi che sarà il capolista davanti all’uscente Elisabetta Gardini e all’esponente della Sudtiroler Volkspartei, a seguito del patto stretto dagli autonomisti con gli azzurri e l’Udc. Concorrenti molto solidi, dunque, che hanno fatto passare la voglia ai berlusconiani locali di alzare la mano per una candidatura che rischia di essere solo di bandiera. In una lettera recapitata proprio ieri Berlusconi invita comunque i coordinatori a impegnarsi in una campagna elettorale «che cade in una situazione politica molto grave a causa di un governo assolutamente inadeguato e che in pochi mesi ha gettato il Paese in una profonda crisi economica isolando altresì l’Italia in Europa». Per questo, prosegue il leader forzista, «anche alle elezioni amministrative sarà fondamentale assicurare la capillare presenza delle liste di Fi in tutti i comuni».

Di certezze ne hanno invece Isabella De Monte e Marco Zullo, i due uscenti del Fvg. L’esponente del Pd è una ricandidata certa, l’europarlamentare grillino fa sapere di avere depositato la sua candidatura alle primarie nell’attesa delle consuete votazioni online. A cercare uno spazio sarebbe anche, tra i pentastellati, Viviana Dal Cin, origine veneta, residenza triestina, in lista per la Camera un anno fa e poi presentata nella squadra di governo Fvg, prima della sconfitta elettorale, come assessore al Bilancio. —


 

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