Volontari della Protezione civile Fvg in viaggio con 5 mezzi e 50 tende

I volontari della Protezione civile Fvg partiti all'alba da Palmanova il 30 dicembre: direzione le zone terremotate della Croazia centrale con 50 tende da campo
I volontari della Protezione civile Fvg partiti all'alba da Palmanova il 30 dicembre: direzione le zone terremotate della Croazia centrale con 50 tende da campo

Aggiornamento di mercoledì 30 dicembre mattina. I cinque mezzi della Protezione civile Fvg sono partiti nella notte come annunciato ieri, martedì 29.

TRIESTE «Nella sede della Protezione civile di Palmanova sono pronti a partire con destinazione Croazia cinque mezzi con a bordo 50 tende da campo a supporto delle zone colpite dal terremoto». Lo rende noto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi. «Nel filo diretto che abbiamo attivato con il capo del dipartimento nazionale Angelo Borrelli – spiega Riccardi – ci hanno chiesto di preparare supporti da inviare nelle zone colpite dal sisma. Il materiale è stato quindi predisposto e partirà in tarda serata (di ieri ndr), insieme a tre funzionari della Protezione civile regionale e un volontario. Le operazioni di soccorso sono direttamente coordinate da Bruxelles».

E sarà la centrale europea a indicare alla spedizione Fvg la località croata in cui dovrà andare a dare il suo supporto. Alla Protezione civile si affianca il servizio professionale dei Vigili del Fuoco, che mettono a disposizione le loro competenze a favore dei vicini colpiti dal terremoto: «In caso di un’eventuale richiesta d’intervento da parte dei competenti organi internazionali i moduli versione terremoto della colonna mobile regionale sono pronti a muovere in qualunque momento alla volta della Croazia».

Croazia, la terra trema il terzo giorno di fila: le scosse all'alba a sud di Zagabria avvertite anche a Trieste e in regione
Croatian soldiers and people clean rubble next to damaged buildings in Petrinja, some 50kms from Zagreb, after the town was hit by an earthquake of the magnitude of 6,4 on December 29, 2020. - The tremor, one of the strongest to rock Croatia in recent years, collapsed rooftops in Petrinja, home to some 20,000 people, and left the streets strewn with bricks and other debris. Rescue workers and the army were deployed to search for trapped residents, as a girl was reported dead. (Photo by Damir SENCAR / AFP)

Dal Friuli Venezia Giulia, va detto, non arrivano soltanto aiuti materiali ma anche la solidarietà della classe politica. Così la deputata forzista Sandra Savino: «La terra che trema, muri che crollano: sensazioni purtroppo fissate nella memoria collettiva della nostra regione, così come di altre zone d’Italia. Non stupisce quindi ma inorgoglisce la disponibilità a portare aiuto data sin da subito dalla nostra Protezione civile. Solidarietà al popolo croato». Dice il consigliere regionale di Open Fvg Furio Honsell: «Esprimiamo solidarietà al popolo croato. Un pensiero va anche ai tanti migranti della rotta balcanica per cui il sisma si aggiunge alle violenze e alla privazioni subite nel corso del viaggio campi».

Morte e distruzione nella Croazia centrale. Il terremoto rade al suolo un intero paese
I soccorsi nella zona iù colpita dal sisma del 29 dicembre vicino a Petrinja nella Croazia centrale

Vicinanza «ai confratelli Vescovi, ai sacerdoti, ai religiosi e religiose e a tutta la popolazione colpita dai dolorosi eventi» viene espressa anche dal presule di Trieste Giampaolo Crepaldi che, «in segno di immediata e concreta disponibilità ha disposto che tutte le offerte che verranno raccolte durante le messe il 1 gennaio siano devolute alla Diocesi di Sisak». —

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