"Friulani all'estero": al match di volley lo striscione offensivo contro lo Zalet di Trieste
Il lenzuolo è apparso sabato nella palestra comunale Savo Ušaj di Aurisina dove era in corso la partita di pallavolo tra le padrone di casa e la Rojalkennedy Udine. Il club friulano si dissocia
Nuovo caso di discriminazione nel mondo dello sport. Questa volta, però, nel mondo della pallavolo del Friuli Venezia Giulia.
Sabato 21 dicembre, nella palestra comunale Savo Ušaj di Aurisina, una decina di sostenitori della Rojalkennedy Udine ha esposto uno striscione artigianale (lenzuolo bianco vergato con spray nero) in cui campeggiava la scritta “Friulani all’estero”. A pochi metri una bandiera italiana con la scritta Rojal Kennedy.
Lo striscione offensivo è comparso mentre in corso c’era il match di volley femminile di serie C regionale tra le padrone di casa dello Zalet, squadra della comunità slovena di Trieste, e le ospiti della Rojal Kennedy, quest’ultima espressione sportiva delle realtà geografiche di Reana del Rojale e Tavagnacco.
Durante il match sono volati pure diversi “vaffa” nei confronti della formazione carsolina, fatto piuttosto inusuale nella realtà del volley.
«Non ci era mai capitato prima una situazione simile – racconta Pavel Vidoni, presidente del Sokol, uno dei sodalizi che, assieme a Kontovel e Sloga, ha contribuito alla nascita dello Zalet – né con la Rojalkennedy né con altre società. Non ero alla partita per un impegno famigliare ma non appena saputo dell’accaduto ho avvisato il presidente della Fipav Fvg Alessandro Michelli».
In campo le carsoline dello Zalet hanno vinto con un secco 3-0.
Ma anche dopo quanto accaduto pochi giorni fa nel basket, con il Daspo emesso da parte del Questore di Treviso all’indirizzo di quattro tifosi della Nutribullet Treviso Basket in seguito allo striscione esposto al PalaVerde “Da 70 anni intrusi”, riferimento al settantesimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia, la sensazione è che lo striscione dei tifosi della Rojalkennedy avrà delle conseguenze che valicheranno la semplice questione sportiva.
Sulla vicenda Il Piccolo ha sentito Antonio Olivo Comelli, presidente della Rojalkennedy nonché segretario del Sindacato autonomo di Polizia del Friuli Venezia Giulia: «Il club si dissocia dal contenuto dello striscione che è stato esposto da un gruppo di ragazzi “caldi” provenienti dal tifo del calcio che da quest’anno stanno seguendo la nostra squadra. Io sabato ad Aurisina c’ero – prosegue Olivo Comelli - ho visto che stavano affissando lo striscione ma essendo anch’io in quella parte della palestra non sono riuscito a leggerne il contenuto: se lo avessero srotolato davanti a me l’avrei immediatamente tolto».
Olivo Comelli ha poi aggiunto di essere consapevole che il club friulano verrà sanzionato dalla giustizia sportiva.
A cercare di gettare ulteriore acqua sul fuoco il presidente della Federvolley Fvg, Alessandro Michelli: «Mi sono attivato subito non appena ho appreso dell’accaduto da parte del presidente dello Zalet. So che la Royalkenendy ha formalizzato le scuse ufficiali dissociandosi dall’accaduto. Ora la giustizia sportiva farà il suo corso in base anche al resoconto dell’arbitro. Noi non possiamo che condannare con fermezza un episodio che evidentemente non ha nulla a che fare con lo sport».
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