Volevano abbatterla ma Romans recupera la vecchia porcilaia

Edo Calligaris / ROMANS

Capita spesso di imbattersi, nel corso dei lavori di ristrutturazione di un vecchio edificio con delle pertinenze agresti dismesse ormai da molto tempo, magari senza farci troppo caso, in una sorta di piccolo rudere. Un qualcosa di fatiscente, quasi fosse rimasto lì a rappresentare una fonte di disturbo, di ingombro e di spesa per poterlo abbattere e smaltire il materiale.

Poi però, valutando meglio il tutto, ci si accorge che quella vetusta struttura racchiude in sé un mondo che non c’è più e abbattere quel rudere significherebbe abbattere delle memorie storiche, con tutto il loro carico di tradizioni, usanze e comportamenti umani, ripetuti nel quotidiano passato di tante famiglie di contadini.

È successo in questi giorni anche a Romans d’Isonzo, nel corso dei lavori di sistemazione della corte di Casa Candussi–Pasiani, retrostante la Biblioteca comunale, dove è “riapparsa” la vecchia porcilaia, denominata al cjôt, in lingua friulana, tipica costruzione delle case contadine friulane di un tempo quasi remoto, dove si allevava il maiale, una preziosissima se non vitale fonte alimentare da distribuire nell’arco di un anno, fino al sacrificio di un altro suino. La porcilaia pare appartenesse alla famiglia dei Petruz (capostipite Giovanni, di professione norcino), una delle tante che trovavano alloggio nelle case che formavano il perimetro di quell’ampio cortile.

La giunta comunale, affidataria dei lavori di ristrutturazione in atto, ha capito subito che quella costruzione rappresenta un elemento di forte richiamo alla storia ed alle tradizioni popolari, non soltanto locali, che meritano di essere tramandate e valorizzate. Fatta sta che ha pensato, mostrando molta sensibilità, di recuperare la porcilaia, evitando che si commetta il “delitto” del suo abbattimento. Il tutto si inserisce nel cantiere dei lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio a servizio del polo culturale. L’opera, in via di completamento, comporta una spesa di 250 mila euro, finanziata per il 70 per cento dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Dopo la posa dell’asfalto sulla nuova area parcheggio, i lavori riguardano ora l’ingresso al parcheggio e la realizzazione del percorso pedonale all’interno del cortile, per collegare il parcheggio all’ingresso del centro culturale. —

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