Volantini ironici su Red Land, prof “assolto”

Nessun provvedimento disciplinare per il docente del Nautico che aveva contestato il film sulla morte di Norma Cossetto

TRIESTE L’Ufficio scolastico regionale Fvg ha archiviato in maniera definitiva il procedimento disciplinare a carico di un docente dell'Istituo Nautico «Savoia-Galvani» che, nell’aprile scorso, aveva distribuito volantini con foto in bianco e nero in cui viene ritratto Fantozzi e la sua frase «Il film che state per vedere è una c....a pazzesca». Il professore lo aveva fatto, fuori dall’orario scolastico, per contestare all’ingresso del cinema Ambasciatori, in viale XX Settembre, la proiezione riservata a circa 300 studenti di Trieste di “Red Land - Rosso Istria”, film dedicato alla tragedia delle foibe e, in particolare, alla morte di Norma Cossetto. Lo rendono noto con un comunicato i Cobas scuola Trieste (da subito schierati al fianco del docente finito sotto accusa), che hanno ricevuto l’informazione dall’ Ufficio Scolastico Regionale Fvg.

La vicenda, come si ricorderà, aveva scatenato una forte polemica politica, sfociata addirittura in una zuffa nel corso di una successiva seduta del Consiglio comunale: protagoniste Angela Brandi, assessore all’Istruzione Angela Brandi, e Laura Famulari, capogruppo del Partito democratico. E, a giudicare dalle prime reazioni alla decisione dell’Ufficio scolastico regionale, la polemica politica pare essere destinata a riaccendersi.

I Cobas, in una nota, definiscono l’intera vicenda parlando di «una canea rabbiosa da parte del mondo politico, associativo e istituzionale», a «livelli di gogna pubblica» con «associazioni di estrema destra che invocavano provvedimenti disciplinari, arrogandosi il diritto di dire che cosa può fare o non fare un docente nel suo tempo libero». I Cobas, inoltre, ricordano che «il docente non aveva denigrato nessuno» accusando la destra di «protervia e arroganza». Infine, l'organizzazione «riconosce all'Ufficio scolastico regionale la capacità di aver posto correttamente nell'alveo istituzionale tale incresciosa vicenda, riconducendola al suo esito naturale, vale a dire l'archiviazione, come da noi richiesto», non comprendendo invece perché «la dirigente scolastica per prima non abbia avuto la fermezza di rigettare le accuse mosse contro un docente della sua scuola».

Di tutt’altro tenore i commenti di Claudio Giacomelli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia. «Personalmente non mi aspettavo nulla dal giudizio disciplinare, anche se sarei curioso di vedere cosa sarebbe successo se in relazione ad altre tragedie del Novecento - commenta l’ex assessore comunale -. Ma siamo ancora un Paese con morti di serie A e di serie B ed è questo che deve cambiare».

Infine un riferimento ai toni usati dal sindacato autonomo per commentare l’esito della vicenda. «L’unica cosa divertente di questa vicenda - conclude Giacomelli - é il comunicato dei Cobas Scuola che pare uscito da un comitato centrale sovietico degli anni Sessanta. Qualcuno li avvisi che siamo nel 2019». —

red.cro.

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