Vola a Las Vegas la startup triestina che lancia l’Airbnb del cibo condiviso
TRIESTE. E l’unica startup triestina tra la cinquantina di neoimprese innovative selezionate da Area Science Park e Teorema Engineering per rappresentare la delegazione italiana al Ces, la fiera dell’elettronica di consumo più grande al mondo in programma da oggi al 10 gennaio a Las Vegas. Si chiama EatNmeet ed è stata ideata da tre triestini under 30, Federico Lonza, Giulia Confortin e Arcangelo Trani.
Quest’anno l’eccellenza tecnologica italiana arriva a Las Vegas con una selezione di startup che spaziano dai settori smart home, dispositivi indossabili, salute e benessere, mobilità, e-commerce. Oltre alla triestina EatNmeet, le altre tre imprese hi-tech regionali sono le udinesi Smart Squad e Twl Systems e la pordenonese ARetail. Alla presentazione della spedizione che si terrà a Las Vegas domani ogni startup racconterà la propria storia e idea creativa.
Qui possiamo anticipare l’idea alla base della startup triestina che s’inserisce nel filone del turismo esperienziale che coniuga enogastronomia e cultura. Consente ai turisti di entrare a contatto con i cittadini del luogo visitato, venendo ospitati nelle loro case per gustare insieme un pasto casalingo a base di piatti tipici del territorio. Tramite questa piattaforma, disponibile gratuitamente per Android e iOS, i locali si offrono come “host” creando uno o più eventi culinari, annunciando la data, il luogo, il menù, la quota di partecipazione e arricchendoli con alcune foto. I viaggiatori, denominati “guest”, una volta scelto l’appuntamento che fa per loro nella località prescelta possono contattare l’host dell’evento e candidarsi a partecipare inviando un messaggio di presentazione.
L’ospite, vedendo il profilo e i feedback del viaggiatore, può decidere se accettare o meno la sua richiesta. Il pagamento viene fatto dal guest all’atto della prenotazione e ricevuto dall’host entro 24 ore dalla conclusione dell’evento: EatNmeet si sostiene prelevando una percentuale del 15% dal pagamento.
«Il sistema funziona come una sorta di Airbnb: la sicurezza è fondamentale e parte fin dalla fase di registrazione - spiega Giulia Confortin, che dopo la laurea in giurisprudenza si è lanciata in questa nuova avventura insieme ai suoi due colleghi, entrambi laureati in economia -. Tutti gli utilizzatori infatti forniscono i dati per il proprio profilo e quelli della carta di credito per il pagamento: a ciò si aggiunge un sistema di recensioni reciproche da parte di host e guest e una certificazione ulteriore per gli host, che noi del team di EatNmeet andiamo a conoscere di persona».
L’idea, racconta Confortin, è nata da un viaggio di Federico Lonza in Cina, dove ha avuto modo di conoscere ed essere ospitato da persone del luogo, che con lui hanno condiviso la loro casa e il loro cibo. “Quando è tornato era entusiasta per quest’avventura, che gli ha consentito di comprendere, attraverso i racconti dei locali e le esperienze culinarie nelle loro case, tradizioni e usanze delle persone che vivono nei territori che ha visitato”, evidenzia la ragazza.
La volontà di far provare anche ad altri quella che per lui è stata un’esperienza unica ha condotto all’ideazione di una prima piattaforma, Shareyourspaghetti, che nel 2018 ha ottenuto un finanziamento Por Fesr per il suo sviluppo e nel 2019 è diventata l’app EatNmeet e una startup iscritta nel registro delle imprese di Trieste. Oggi EatNmeet conta già più di un centinaio di host iscritti ed eventi attivi, prevalentemente nelle aree di Roma e Napoli. Per chi fosse interessato tutte le informazioni su https://eatnmeet.app/host-trieste.
Riproduzione riservata © Il Piccolo