Vodice, l’orso banchetta a pochi metri dalle case

Si è sfamato in pieno giorno con una delle pecore di un allevatore. Spariti anche quattro agnellini. In Cicciaria stimata la presenza di oltre 10 esemplari

PINGUENTE. Si è spinto fino a giungere a una cinquantina di metri soltanto dalle case, in pieno giorno, e lì si è sfamato con una delle pecore di un allevatore. Si tratta di un orso che ha agito a Vodice, piccola località croata nel comune di Lanischie a pochi chilometri dal confine con la Slovenia. Lo stesso animale che pochi giorni prima era stato notato nelle vicinanze da un cacciatore.

A raccontare l’episodio è stato il proprietario della pecora in questione, Milan Ribaric, 75 anni. I residenti della piccola frazione di Vodice sono solo una dozzina, ai quali d’estate se ne aggiungono altrettanti: persone che tornano nel luogo d’origine per trascorrere un periodo di vacanza. «Di notte metto il gregge nell'ovile, mentre di giorno lo lascio in libertà a pascolare» ha raccontato Milan Ribaric al Glas Istre: «Ebbene all'ombra di un albero, a soli 50 metri dalle case - ha precisato - ho trovato i resti di una pecora sbranata». Ma all’appello mancano anche quattro agnellini

. E mentre Ribaric si dice sconsolato - un attacco dei lupi tre anni gli aveva decimato il gregge - che la pecora sbranata sia opera dell'orso lo ha confermato il guardacaccia della società venatoria “Cicarija” Renato Sverko, che ha effettuato il sopralluogo e steso il verbale.

Secondo varie stime, sul territorio della Cicciaria vivrebbero da 10 a 15 orsi che si spostano in continuazione percorrendo anche grandi distanze, alla ricerca del cibo. Si tratta di animali rigorosamente tutelati dalla legge, ma alla società “Cicarija” viene concesso di abbatterne uno all'anno per limitare il proliferare della specie. «L'anno scorso non abbiamo sfruttato la quota - racconta il presidente della società Ivan Vratovic - mentre per il 2016 non ci è stata ancora assegnata in quanto il contratto sul prolungamento della concessione di caccia l'abbiamo firmato soltanto un mese fa».

Pecora a parte, non si registrano grossi danni dovuti agli orsi in questa zona. E molto rari sono anche gli incontri ravvicinati tra persone e animali. L'ultimo risale al 2010, quando un cacciatore mentre saliva sul pendio del Monte Maggiore venne a trovarsi d'improvviso dinanzi a una caverna nella quale c'era un'orsa con i suoi cucciolotti. Nel tentativo di difenderli da quella che considerava una minaccia si era lanciata sul cacciatore che all'ultimo momento era riuscito a scansarsi mentre l’animale era scivolato dal pendio. (p.r.)

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