Voci insistenti di uno stop alla nave ospedale: la Regione per ora smentisce, ma intanto spunta l’ipotesi Cattinara

Tra le alternative alla Gnv Allegra c'è l'utilizzo di due piani dell'ospedale, il 12° e il 13°: gli stessi per i quali nelle scorse settimane era stato prefigurato l'allestimento come area di terapia intensiva e subintensiva per far fronte a un eventuale boom di ricoveri
TRIESTE. Voci insistenti continuano a dare ormai per certo il blocco della trattativa per far arrivare a Trieste la nave Gnv Allegra, individuata da settimane come struttura galleggiante idonea ad ospitare non meno di 160 anziani ospiti delle case di riposo di Trieste positivi al coronavirus. Al momento, però, non arrivano conferme ufficiali rispetto a quanto emerso oggi, martedì 12 maggio, nella riunione nella sede della Protezione civile di Palmanova.
 
La Regione, nel tardo pomeriggio, ha smentito che sia stata già presa una decisione in merito. Questa la dichiarazione del governatore Massimiliano Fedriga: «Abbiamo chiesto all’Azienda Sanitaria di fornire nuovi dati, come sollecitto dal capo della Protezione civile Borrelli, per poter procedere – ha affermato –. Bisogna, infatti, provvedere alla comparazione delle diverse soluzioni, dei costi e della sicurezza. Rispetto alle informazioni ricevute inizialmente è passato del tempo ed era necessario un aggiornamento. Non ci siamo fermati, ma per i tempi bisogna chiedere all’Azienda Sanitaria».
 
Nel frattempo spunta anche l'ipotesi Cattinara come soluzione alternativa. La strada più percorribile sarebbe l'utilizzo di due piani dell'ospedale , il 12esimo e il 13esimo, per i quali nelle scorse settimane era stato prefigurato il riallestimento come area di terapia intensiva e subintensiva per far fronte a un eventuale boom di ricoveri.
 
Attualmente, considerato che il numero di pazienti in terapia intensiva affetti da Covid 19 si è ridotto a poche unità, i due piani sono inutilizzati e potrebbero ospitare una parte consistente - non meno della metà - dei 160 anziani inizialmente destinati alla Gnv Allegra. Se saltasse definitivamente l'opzione della nave ospedale resterebbe peraltro da individuare un'ulteriore struttura per dare un posto letto a tutti gli anziani positivi in uscita dalle case di riposo, che complessivamente sono circa 300. Per 140 di loro era stata già confermata la possibilità di una sistemazione in Rsa.
 
Nei giorni scorsi il dibattito e le polemiche si erano intensificati a livello politico, con dure critiche dal centro sinistra e contrarietà manifestata anche da esponenti del centro destra. Lo stesso vicepresidente con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, aveva dichiarato in un’intervista alla trasmissione Tv7 che «non è una scelta che ho fatto io e non mi convince, però non posso discutere il parere dei professionisti, quando l’Azienda sanitaria mi dice che che è l’unica soluzione non credo che la politica debba esprimere giudizi, ma che debba fidarsi».
 
Non più tardi di questa mattina, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga si era espresso così: «Io ho già garantito le risorse - aveva spiegato rispondendo ai cronisti - ho chiesto un approfondimento ad Asugi per quanto riguarda quanto comunicatomi dal Commissario di Governo, perché non agisco in qualità di Presidente di Regione ma di soggetto attuatore. Per quanto ci riguarda abbiamo mandato la comunicazione in poche ore: l'importante è che vengano garantite le procedure che il commissariamento di cui faccio parte ha chiesto». La palla è in mano ad Asugi? «Esatto», aveva concluso.
 
 
 

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