Visite guidate nelle trincee lungo il Rilke

DUINO. Il nome “Seebataillon Triest” forse dirà poco alla maggior parte degli abitanti della provincia di Trieste. Eppure l’unità militare così denominata, comandata dall’ammiraglio barone Alfred von Koudelka, svolse un fondamentale ruolo nel corso della Guerra mondiale 1914-1918: a essa fu affidato il compito di organizzare il sistema difensivo della città, fungendo anche da forza di riserva per le prime linee meridionali del fronte, a San Giovanni di Duino, e gestendo, in corrispondenza del costone roccioso caratterizzato dal sentiero Rilke, le difese costiere, compresa l'artiglieria pesante, le comunicazioni, i campi minati, i sommergibili, i pattugliamenti, la logistica. In particolare, il battaglione agiva in sintonia con l’aviazione di marina, che aveva sede all'idroscalo ed era comandata da Goffredo de Banfield. Ora grazie all’interessamento del Comune di Duino Aurisina e alla disponibilità della Provincia, l’area che fu teatro delle gesta del “Seebataillon” sarà a breve aperta alle visite.
È stato varato infatti il progetto intitolato “Seebataillon: Trieste e la sua difesa costiera”, che prevede, a cominciare dalla prossima estate, la promozione di percorsi guidati sul costone del comune di Duino Aurisina, dove sono ancora visibili alcune postazioni del Seebataillon. Per l’autunno, soprattutto se dalla Regione arriverà l’atteso contributo, si pensa di coinvolgere anche le scuole, per allestire vere e proprie lezioni di storia sui luoghi che videro le gesta dei soldati impegnati nel conflitto.
«Nel settembre del 1914 - spiega lo storico Flavio Bacchia, coordinatore della Cooperativa Gemina, che ha elaborato il progetto - le forze armate austro-ungariche presenti a Trieste comprendevano una compagnia di marina e 11 soldati della difesa territoriale. L’urgente ristrutturazione del sistema difensivo della città fu affidato a von Koudelka, che assemblò un’unità mista di marinai e fanti, il “Seebataillon Triest”, diventato protagonista di un’interessante ma poco conosciuta pagina di storia della Prima Guerra Mondiale che riguarda Trieste. Con i nostri percorsi si potranno seguire gli eventi bellici camminando lungo il sentiero Rilke. Lungo la falesia di Duino - continua lo storico - Koudelka aveva fatto preparare la linea difensiva occidentale del suo comando. In particolare, aveva sistemato una coppia di cannoni a tiro rapido Skoda L44/47 sopra il bunker di quota 86, oggi denominato “Il salto degli amanti”. Alle spalle della postazione - prosegue -nell’attuale pineta, si trovavano i baraccamenti e una cavernetta per le munizioni e lungo il costone trincee coperte e postazioni di mitragliatrici. I resti di queste opere ubicati nei terreni del Comune di Duino Aurisina e della spa Marpineta - precisa Bacchia - si vedono tuttora».
Proprio per assicurare la possibilità di attraversare questa straordinaria zona storico- naturalistica, un gruppo di realtà pubbliche e private, capeggiato dal Comune di Duino, ha presentato la domanda di contributo alla Regione. Il percorso sulla falesia, la vicina Grotta Fioravante, sede di un comando batteria del Seebaon, e le vicine doline attrezzate a comando e ricovero possono consentire una visione della storia bellica di Trieste, legata alla città e ai cittadini che, arruolandosi nelle file della milizia di difesa costiera, sono spesso scampati ai massacri dell'Hermada e di un fronte poco distante. Il percorso storico proposto alla Regione ed elaborato dalla Cooperativa Gemina prevede un centro visite in piazzale de Banfield a Sistiana e un supporto di audioguide che accompagni poi i visitatori, snodandosi tra le postazioni del ciglione, fino ad arrivare al bunker armato di quota 86. Il percorso potrà avvalersi delle ricostruzioni di eventi bellici già predisposte, nella prospettiva della realizzazione di un sistema organico di valorizzazione storica e naturalistica del territorio regionale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo