Visco, uccide la cognata e poi si suicida

L'omicidio-suicidio nella Bassa friulana dopo una lite. Lei 30 anni e lui 33. Secondo gli investigatori l'uomo avrebbe pianificato il delitto. Ancora non chiaro il movente
Visco 20 luglio 2012 Omicidio suicidio in via Montello. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Ferraro Simone
Visco 20 luglio 2012 Omicidio suicidio in via Montello. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press / Ferraro Simone

Michele Bertoia, 33 anni, ha ucciso questa mattina la cognata Samantha Corelli di 30 anni e poi si è suicidato. Il tragico episodio è avvenuto a Visco (Udine) in un'abitazione di via Montello 120. Alla base del gesto, ci sarebbero forti incomprensioni familiari.

Secondo quanto si è appreso, l'uomo ha ucciso la cognata, sorella della moglie, al termine di una lite, con un pistola regolarmente detenuta, una semiautomatica che aveva acquistato ieri e successivamente con la stessa arma si sparato un colpo uccidendosi.

Ad avvisare carabinieri e polizia sono stati i familiari che abitano accanto. Una volta sul posto per entrare nell'appartamento hanno rotto il vetro di una finestra e quindi hanno trovato i due corpi senza vita a terra in cucina. Michele Bertoia lascia un figlio di 2 anni.

Due colpi a freddo, uno alla schiena e uno alla testa, in cucina, mentre la cognata gli prepara un
caffè, poi il suicidio: si è consumata in pochi minuti stamani, intorno alle 8, la tragedia che ha visto Michele
Bertoia uccidere la cognata, Samantha Corelli, all’interno di una villetta a schiera nel paese friulano di Visco.
Secondo la ricostruzione del Nucleo investigativo provinciale dei carabinieri, Bertoia avrebbe pianificato il delitto fin dall’acquisto dell’arma, una pistola comperata ieri in provincia di Pordenone. Era in possesso di porto d’armi da caccia, quindi aveva il diritto di detenerla, ma solo presso la sua abitazione, nel Friuli Occidentale, dove era tornato a vivere dopo essersi separato dalla moglie.
Ieri l’uomo ha inviato un sms alla cognata, chiedendole un incontro e annunciandole che le aveva trovato un lavoro. Stamani è stato accolto dalla donna nella sua abitazione, parte di un complesso di tre villette dove vivevano anche la ex moglie e i genitori di lei. Pistola alla cinta, ha brevemente parlato con
la cognata, quindi si è fatto fare un caffè e ha sparato. Poi si è seduto su una sedia della cucina e si è sparato un colpo sotto il mento.

Dai primi accertamenti, pare che tra i due fosse scoppiata una lite circa un anno fa. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori vi è quella di un risentimento di Bertoia verso la cognata, ritenuta la causa della fine del suo matrimonio, o una passione non corrisposta, che ha scatenato la furia omicida-suicida.

«Conosco la famiglia e immagino sia per loro un momento particolarmente difficile. Sull’accaduto per
ora mi sembra doveroso tacere». È il primo commento del sindaco di Visco, Elena Cecotti, sull’omicidio-suicidio. «Non ho ancora avuto modo di parlare con la famiglia - ha aggiunto - e non credo potrò farlo nell’immediato, perché sul posto sono all’opera gli investigatori per tutti gli accertamenti del caso. Certamente cercherò di mettermi in contatto quando anche la famiglia lo riterrà opportuno. Immagino - ha ribadito - che per loro sia un momento particolarmente duro».

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