Virginia De Lutti la nuova Elisa? «Chissà, ora penso a studiare» Video

Non ha ancora 17 anni, fa il liceo linguistico e sabato è in finale a “Tu si che vales”: «Ho iniziato a cantare per caso e mi sono emozionata. Conta la voce e l’empatia»
Bonaventura Monfalcone-27.11.2018 Virginia De Lutti-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-27.11.2018 Virginia De Lutti-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Da Turriaco a "Si que vales" la 16enne Virginia De Lutti arriva in finale

TURRIACO La corsa di Virginia De Lutti a “Tu si che vales”, talent di prima serata del sabato di Canale5, non si ferma. La quasi 17enne di Turriaco si è conquistata la finale nell’ultima puntata con una coinvolgimento interpretazione di “Faded” di Alan Walker, che ha accompagnato lei stessa al pianoforte. L’esibizione è stata definita più matura e consapevole dai giudici e il risultato ne ha risentito. In positivo.

Virginia si giocherà ora il tutto per tutto nella finale, in diretta, sabato, ma l’agitazione non trapela tra le maglie della compostezza con cui la giovane liceale (frequenta la quarta linguistico al Buonarroti di Monfalcone) si pone. Questione di carattere e di attitudine. Forse anche di autodifesa. Se c’è qualcosa che Virginia, una ragazza slanciata dai lunghi capelli castani a incorniciarle il viso e che spesso sposta, un trucco quasi invisibile a illuminarle l’ovale, ripete più volte è di non considerarsi arrivata, di non essersi montata la testa. I social spesso non perdonano, anche se, va detto, i commenti sono stati in larghissima parte di apprezzamento e non di invidia, dopo la semifinale da cui è uscita vittoriosa sabato scorso. «Se dovessi vincere, mi servirà per rendermi conto di ciò che posso raggiungere e sarà soprattutto il modo per ringraziare chi mi ha aiutato, ma so che la strada è ancora molto lunga e che bisogna studiare ancora e tanto», dice Virginia.

Il pensiero va ai genitori che la stanno sicuramente supportando nella sua passione e in questa avventura televisiva, ma anche a chi le ha insegnato e le sta insegnando a utilizzare al meglio la sua voce. Quando si è resa conto dello strumento e delle potenzialità che aveva a disposizione («per caso, accompagnando mia sorella maggiore»), prima sono arrivate le lezioni alla scuola monfalconese del CamArteMusica e poi alla Grove Factory di Udine. Alla fine è arrivato l’incontro, tramite un’amica di famiglia, con Vieri, il maestro di canto che ha avuto una parte non trascurabile nel coltivare il talento di Elisa giovanissima

«Abbiamo lavorato molto quest’estate e il suo metodo è davvero importante perché consente di migliorarsi continuamente – spiega Virginia –. È un insegnante molto rigoroso, ma anche davvero appassionato. Adesso utilizziamo le domeniche, perché durante la settimana ci sono innanzitutto gli impegni scolastici».

A Elisa, finora conosciuta solo tramite il suo insegnante di canto, Virginia ha avuto modo di fare da “apripista” nel concerto che la cantante monfalconese ha voluto dedicare al suo territorio, in occasione dell’inaugurazione del Villaggio di Natale di Ronchi dei Legionari. «Mi sono solo presentata e le ho fatto i complimenti per il suo lavoro – racconta –. C’erano altre persone che l’aspettavano, ma è stata molto gentile».

Le emozioni che sembrano così trattenute, almeno con gli estranei, emergono però invece con forza quando Virgnia prende un microfono. È quanto accaduto domenica a Ronchi e durante l’ultima puntata di “Tu si che vales”. «Conta la voce, ma anche l’empatia con le persone, quello che si riesce a dare al pubblico», afferma Virginia, parlando di rendersi conto di quanto sia difficile la strada che vorrebbe intraprendere, della concorrenza. In questo cammino il programma di Canale 5, «capitato molto per caso», si inserisce come una vetrina importante, ma non sentita come decisiva.

«Il mio obiettivo è continuare a studiare canto e a cantare bene – spiega –, perfezionarsi sempre di più». Virginia, però, nonostante sia appena alla soglia dei 17 anni, non si vede solo come interprete, ma anche come autrice. Come Elisa? Pur in modo non esplicito, la giovane di Turriaco scansa i paragoni e insegue il suo di sogno. «Ho già provato a scrivere – racconta –, ma sono ancora solo bozze. Vorrei però in futuro che le canzoni che potrò cantare siano le mie. Con Vieri nel corso dell’anno ci concentreremo proprio sulla scrittura».

Ora da autodidatta, Virginia continua a suonare il pianoforte, studiato dai 7 ai 9 anni, e sta imparando a suonare la chitarra, utilizzando i tutorial che trova in Internet. «Penso che andrò avanti con calma – ribadisce –. Devo finire il liceo e poi penso comunque di proseguire gli studi al di là della musica. Credo, spero, che le due cose possano rimanere conciliabili». Posata, sempre, e pure consapevole, anche quando si parla di futuro. «Il programma di Canale 5 è un’ottima occasione per farsi vedere e per eventuali contatti – conferma –, ma, se ci si mette attenzione, non si rischia di bruciarsi». A Roma sabato Virginia canterà in italiano. Sarà un ulteriore salto per far capire quanto vale al di fuori dei confini della Bisiacaria. —


 

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