Violenza a una 13enne: impunito ed espulso
Il gip Truncellito lo ha scarcerato: non è considerato soggetto «aduso a questi comportamenti»
È uscito dal carcere il kosovaro che venerdì sera ha molestato sessualmente una tredicenne in un bar di piazza Oberdan. Shkelzen Krasniqi, 31 anni, è stato rimesso in libertà per decisione del gip Enzo Truncellito.
Ieri mattina, dopo esser salito a bordo di un aereo decollato da Verona, è stato espulso dall’Italia. Il giudice per le indagini preliminari, pur convalidando il provvedimento di arresto del trentunenne eseguito dai poliziotti del commissariato di Opicina, non ha ritenuto esistessero elementi in grado di giustificare la custodia cautelare in carcere. Nell’ordinanza, infatti, Krasniqi viene definito come «soggetto non aduso» a comportamenti come quelli adottati nei confronti della minorenne. In pratica, secondo il giudice, le molestie dell’altro giorno sono state un episodio del tutto occasionale, e non il risultato della condotta di un soggetto recidivo.
A pesare sulla decisione, sempre stando a quanto scritto nell’ordinanza, è stata inoltre la considerazione della non eccessiva gravità delle molestie. La violenza sessuale sulla giovanissima, effettivamente, non è stata consumata. Il kosovaro non ha costretto la sua vittima ad avere rapporti completi, ma si è «limitato» a sussurrarle nell’orecchio frasi oscene e a palpeggiarla ripetutamente sul fondo-schiena, l’interno coscia e il seno. Il comportamento dell’uomo, che configura comunque il reato di violenza sessuale visto che non esiste più la distinzione tra violenza carnale e atti libidinosi violenti, è quindi stato ritenuto di minor gravità rispetto ad altre fattispecie.
Dopo esser stato scarcerato nel pomeriggio di lunedì Krasniqi, in Italia senza permesso di soggiorno, è stato preso in consegna dagli agenti dell’Ufficio immigrazione della questura. I poliziotti, al termine dell’istruttoria, hanno proposto al Prefetto l’allontamento dal territorio nazionale del giovane, considerato a tutti gli effetti un soggetto pericoloso. Richiesta accolta poi dal commissario del governo che ha firmato il decreto d’espulsione. Il passaggio successivo è stato il provvedimento di accompagnamento alla frontiera disposto dal questore, e convalidato successivamente dal giudice di pace.
Ieri mattina, quindi, Krasniqi è stato accompagnato dagli uomini dell’ufficio immigrazione all’aeroporto di Villafranca di Verona per l’espulsione coatta. Il giovane ha fatto rientro a Pristina a bordo di un aereo decollato alle 11.50.
L’episodio che l’aveva visto protagonista risale a venerdì sera. Il kosovaro si trovava all’interno dell’ «Harry's bar» di piazza Oberdan. A un certo punto, poco dopo le 20, aveva preso di mira una ragazzina di 13 anni che aspettava all’interno del bar la madre per poi rientrare a casa. Inizialmente il kosovaro si era limitato a mormorarle all’orecchio frasi volgari e doppi sensi a sfondo sessuale, poi era passato all’azione. Aveva infilato una mano sotto la gonna della giovanissima, rimasta come pietrificata dallo spavento e dall’imbarazzo, toccandole poi con insistenza le parti intime. La scena era stata fortunatamente notata da un cliente che ha fatto allontanare il molestatore, rintracciato e arrestato poco dopo, in un altro bar della zona, dagli agenti del commissariato di Opicina.
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video