Vinta la sfida del tiramisù con 267 metri è il più lungo

È stata una domenica dolcissima quella di ieri al centro commerciale “Tiare” di Villesse, dove ha preso forma il tiramisù più lungo del mondo.
Ad attestarlo è stato il giudice ufficiale del Guinness Word Record di Londra, Lorenzo Veltri: 266 metri e 90 centimetri di bontà stesi lungo i tavoli che hanno tracciato un lungo sentiero di cacao, mascarpone e savoiardi inzuppati nel caffè tra i corridoi del primo piano del centro commerciale e attorno all’area del palco, sul quale prima della dolce impresa è salito il duo comico dei PanPers, direttamente dagli schermi di Colorado, introdotti dal presentatore friulano Igor Pezzi e dall’ex concorrente dell’Isola dei famosi, Sonia Borgonovo.
Anche chi ha preferito rimanere a casa non farà fatica a immaginare la folla attorno al tiramisù da record, dal quale sono state ricavate più di 6mila porzioni, distribuite gratuitamente ai presenti. Impressionante il quantitativo degli ingredienti della ricetta del primato: 3mila uova, 400 litri di crema al mascarpone, 400 chilogrammi di biscotti savoiardi e 420 litri di caffè preparato in moka, grazie ai quali è stato possibile stendere 420 teglie di tiramisù lunghe 60 centimetri l’una. Tutte, ovviamente, hanno dovuto rispettare in maniera rigorosa i dettami imposti dal Guinness World Record, riguardanti in particolare l’altezza del dessert (8 centimetri, raggiunta grazie a ben 4 strati di biscotti e crema) e la sua larghezza (almeno 15 centimetri). Un dettaglio, quest’ultimo, che ha obbligato la squadra di pasticceri a ricavare più di 10. 100 pezzetti di savoiardi, tagliati a mano, da aggiungere ai biscotti interi per raggiungere la larghezza desiderata.
Insomma, il record stabilito a Villesse è stato il risultato di un’attenzione quasi maniacale per ogni singolo dettaglio e di oltre 36 ore di preparativi, iniziati sabato mattina grazie al lavoro di 30 pasticceri professionisti dell’associazione friulana “Etica del gusto” e 30 studenti del Civiform di Cividale, ai quali ieri si sono affiancati una quarantina di volontari addatti alla distribuzione del dolce, sotto l’impeccabile supervisione di Mirko Ricci, che ha organizzato la caccia al record, già detentore dei Guinness del tiramisù più grande del mondo, da 3. 015 chili, stabilito a Gemona nel 2015, e del profiterole da 150 chili, ancora imbattuti e da tre anni inseriti nel famoso libro mondiale dei primati. «Credo che quello che abbiamo davanti sia il sogno di chiunque – ha detto – vale a dire un dolce che si perde a vista d’occhio. Il Tiare, con il suo Chef Lab, si è rivelata la sede perfetta per realizzare questo sogno, sia dal punto di vista logistico che territoriale, vista la risposta di pubblico che abbiamo ricevuto dai goriziani».
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