Villesse, il ladro di Lego ripete il colpo ma incappa in una condanna

VILLESSE Ladri di lego, i mattoncini giocattolo tanto amati dai bambini, ma anche dagli adulti, beccati alla seconda “visita” al Toys del Centro commerciale Tiare di Villesse. Ma se il complice era riuscito a dileguarsi facendo perdere le sue tracce, l’altro era stato invece bloccato con il carrello del negozio appena riempito di confezioni. A processo per furto e tentato furto, al Tribunale di Gorizia, l’uomo, Dejan Lalic, 40enne, di Lubiana, incensurato, è stato condannato dal giudice monocratico Marcello Coppari a 10 mesi, con la sospensione condizionale della pena, nonché ad una multa di 400 euro.

I fatti risalgono ai mesi di gennaio e febbraio 2016, periodo durante il quale i due s’erano messi all’opera. Il primo furto era avvenuto il 5 gennaio riuscendo a portarsi via confezioni di lego per un valore complessivo di 800 euro. Il 14 febbraio l’incursione rimasta incompiuta, con il recupero questa volta della merce, per 620 euro. In quell’occasione, infatti, c’era il personale di vigilanza ad attenderli, grazie alla visione delle immagini delle telecamere interne che li avevano immortalati proprio nel momento in cui i due se la svignavano con la consistente refurtiva.

La loro era una sorta di azione incrociata. Al negozio si presentavano l’uno vestito casual, l’altro in tenuta più elegante, sostanzialmente fingendo di non conoscersi e quindi dando l’idea di clienti come tanti. E mentre il complice rimaneva a fare il “palo” vicino all’ingresso automatico di sola entrata al Toys, Lalic procedeva a fare la “spesa”, dotatosi del carrello. Una volta fatto il pieno delle confezioni di lego, lo sloveno rimaneva tra le corsie in attesa del messaggio telefonico di via libera: “Puoi uscire”, gli comunicava sostanzialmente il compagno quando s’era assicurato che la vigilanza non fosse in zona. Lalic a quel punto si avvicinava all’entrata di ingresso al negozio e il complice non faceva altro che far scattare l’apertura permettendo allo sloveno di uscire bypassando le fotocellule di cui è invece dotata l’uscita senza acquisti proprio a fianco.

Furto riuscito, dunque, quello del valore di 800 euro. Ma intanto alla luce dell’ammanco sono state visionate le immagini del sistema interno di videosorveglianza che rimandava nitidamente i due alle prese con la loro fuga. Il secondo “atto” è pertanto andato male ai due, considerato che questa volta la vigilanza, riconosciutili in arrivo, pronti a ripetere la “performance”, era rimasta in attesa di intervenire al momento giusto. Quando lo sloveno aveva iniziato ad attraversare l’entrata sospingendo il carrello riempito delle solite confezioni, in questo caso del valore dei 620 euro, è stato fermato. Per lui non c’è stato scampo, diversamente dal complice che ha avuto tutto il tempo per dileguarsi.—