Villaggio del Pescatore, una diciottenne perde un occhio dopo l’esplosione di un fuoco d’artificio alla festa di Capodanno

Un razzo l’avrebbe colpita al viso mentre si trovava all’aperto, non distante dall’abitazione, con un gruppo di amici per brindare all’anno nuovo. E’ in rianimazione al San Polo di Monfalcone

Tiziana Carpinelli
Una veduta del Villaggio del pescatore Foto di Andrea Lasorte
Una veduta del Villaggio del pescatore Foto di Andrea Lasorte

L’ambulanza che tarda ad arrivare e la corsa febbrile in macchina dal Villaggio del Pescatore, per raggiungere autonomamente il Pronto soccorso di Monfalcone, con una giovane donna in gravi condizioni, adagiata tra i sedili della vettura, ferita al volto. Vittima dell’esplosione di un fuoco d’artificio che non stava maneggiando lei, nella notte più lunga dell’anno, San Silvestro. Purtroppo ha perso un occhio.

L’attesa dell’ambulanza

Dalle corsie rimbalza l’incomprensione, forse la rabbia dei suoi parenti e amici, per quell’interminabile (ai loro occhi) lasso di tempo trascorso in attesa dell’arrivo del mezzo di emergenza, dopo le chiamate di richiesta di soccorso. Ma l’ambulanza, l’unica in servizio a Capodanno per questa fetta ampia e complessa di territorio, era in quel frangente già impegnata. Gli operatori sanitari stavano, secondo quanto appreso, soccorrendo un giovane in coma etilico, sempre nella città del cantiere, durante i festeggiamenti.

Sono apparse subito gravi le condizioni della giovane, di 18 anni, originaria di Duino Aurisina e residente al Villaggio. Arrivata al San Polo e sottoposta a tutti gli interventi necessari è ora ricoverata in prognosi riservata, nel reparto di Rianimazione.

Le ricostruzioni del fatto

Stando alle prime, frammentarie ricostruzioni, un fuoco d’artificio, forse un razzo, l’avrebbe accidentalmente colpita al viso, mentre si trovava non distante dall’abitazione, in uno spazio all’aperto, con un gruppo di amici e conoscenti, per salutare l’anno nuovo col classico spettacolo pirotecnico. La diciottenne, in compagnia di persone tutte maggiorenni, se ne stava vicino a una recinzione, quando per cause in via di accertamento da parte dei carabinieri di Aurisina, il razzo, anziché levarsi verso l’alto, ha seguito una diversa traiettoria, dirigendosi appunto verso il recinto e colpendola vicino al volto. Sulle caratteristiche dei “botti” acquistati per la serata del veglione è in corso la valutazione della competente all’autorità, chiamata a ricostruire la dinamica dell’incidente, di natura accidentale. Stando a quanto trapelato ieri, la ragazza non aveva toccato il materiale pirotecnico esploso, invece nelle mani di una terza persona. Dunque un imprevisto o un errore, la traiettoria seguita dal fuoco.

Lesioni gravissime

L’impatto col volto ha causato gravissime lesioni: i medici hanno tentato di salvare l’occhio sinistro della giovane, invano. Troppo ravvicinato il contatto col razzo, troppo inarginabile la lesione. Indagano i carabinieri della Compagnia di Aurisina: hanno svolto i rilievi e provveduto al sequestro del materiale pirotecnico, recuperato in discreta abbondanza su quell’area, evidentemente impiegata da più persone, subito dopo mezzanotte.

Si procede dunque per lesioni gravissime, a seguito della segnalazione avviata da prassi, in questi casi, dal Pronto soccorso. Andranno valutate le caratteristiche del fuoco d’artificio, la sua conservazione, il corretto impiego, le misure di accortezza adottate quella sera e in genere prescritte nelle confezioni dei “botti”. Delle risultanze investigative i militari informeranno la Procura di Trieste.

Gli altri interventi di Capodanno

Fin qui la vicenda del Villaggio del Pescatore. Pochi minuti dopo la mezzanotte di San Silvestro, invece il primo intervento dell’anno per il distaccamento dei vigili del fuoco di Monfalcone: i pompieri sono accorsi in viale Verdi per spegnere un principio di incendio a un terrazzino, causato da un petardo o una fontana di luce. Nessun danno, per fortuna. Quanto al Capodanno monfalconese ha radunato l’altra notte 2.500 persone, attratte dall’animazione allestita sotto la regia del Comune. Sul fronte della sicurezza non si sono segnalate, nello svolgimento del concerto live, particolari fatti. La Polizia municipale, ancor prima di mezzanotte ha provveduto al sequestro di un drone utilizzato da un cittadino sulla ventina, di nazionalità bengalese, per ritrarre dall’alto la piazza affollata: in realtà gli spazi aerei di Monfalcone sono interdetti tout court a simili velivoli, per via della prossimità allo scalo ronchese. Invece a locali chiusi da un pezzo, dopo le 3.30, una persona ha segnalato al 112 il parapiglia, con ogni probabilità causato da eccessi alcolici, tra cittadini asiatici. All’arrivo della Volante, tuttavia, i giovani si erano già volatilizzati.

 

Riproduzione riservata © Il Piccolo