Villa San Giusto a Gorizia: positivi scesi da 90 a 39
/ GORIZIA «Stiamo tornando, lentamente, verso la normalità. Ma la guardia è sempre molto alta, perché questo è un nemico ambiguo, ingannevole, che ti colpisce alle spalle quando meno te l’aspetti. Ma, forse, il peggio è passato».
Lo sussurra Marco Mariano, direttore di Villa San Giusto, la casa di riposo più grande di Gorizia. L’ultimo report mette in mostra numeri (finalmente) incoraggianti relativamente ai contagi: i positivi al Covid-19, fra gli ospiti, sono ulteriormente scesi, da 90 a 39. E anche gli operatori socio-sanitari “aggrediti” dal coronavirus risultano essere oggi, soltanto, tre. Nell’ultima rilevazione erano 18, scesi a sua volta di trenta e più. Numeri positivi. Numeri che permettono di tirare un piccolo sospiro di sollievo e di passare più serenamente le festività natalizie.
Purtroppo, sono saliti i decessi che da 24 sono cresciuti a 28 fra gli anziani ospiti della residenza protetta di corso Italia. Anche in questi ultimi casi, si è trattato, per la gran parte, di persone molto in là con gli anni e che soffrivano già di patologie pregresse. Il Covid-19 ha finito con l’avere, purtroppo, buon gioco su fisici già stanchi e debilitati. Uno schema visto troppe volte in moltissime case di riposo d’Italia, dal Nord al Centro, al Sud.
Ma, dicevamo, a Villa San Giusto si sta tornando alla normalità. «Sono riprese alcune attività e gli anziani, non colpiti dal Covid, hanno ricominciato a mangiare in soggiorno. Piccole cose ma tremendamente importanti per loro, già fiaccati dall’ansia e dalle preoccupazioni innescate dalla presenza del coronavirus», scandisce Mariano. Che evidenzia come, accanto alle zone rosse realizzate all’interno della struttura goriziana, c’è anche una zona verde dove ci sono gli ospiti che hanno superato la malattia. «Stiamo facendo di tutto, come sempre, per limitare al massimo gli effetti del coronavirus. Siamo in trincea», ribadisce il direttore di struttura. «Come ho spiegato anche di recente, in questo periodo davvero molto buio e insidioso, sono emerse le nostre fragilità, le nostre paure, mandando in frantumi molte delle nostre certezze ritenute sino a quel momento inattaccabili».
Viste anche le ormai prossime festività di Natale, i vertici della residenza protetta non mancano, una volta di più, di esprimere un grazie rotondo e di cuore a tutti coloro che hanno lavorato e lavorano in prima linea. Peraltro, la guarigione di molti operatori ha consentito di rinforzare, nuovamente, la schiera di chi assiste gli anziani. «Rimarranno per sempre indelebili le immagini della fatica e della stanchezza di tutti gli operatori delle nostre strutture e non solo, che con grande sacrificio e spirito di servizio non hanno lesinato una parola di conforto e l’assistenza necessaria ai nostri ospiti. A tutti costoro va il mio personale pensiero e il mio grazie, anche per l’immenso patrimonio di valori e di speranza che con la loro umanità hanno saputo trasmetterci».
A Villa San Giusto, l’attività di assistenza si realizza in quattro reparti di degenza in cui gli ospiti vengono accolti in base al profilo di bisogno misurato attraverso lo strumento di valutazione multidimensionale “Valgraf”. Mariano conclude tranquillizzando tutti. «Le misure anti-contagio continuano ad essere rigorose e accurate». —
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