Villa Louise, restauro completato entro due o tre anni

La Fondazione Palazzo Coronini Cronberg sta seguendo, in queste settimane, con grande attenzione i lavori del restauro di Villa Louise, di cui è proprietaria. Ebbene, i lavori stanno proseguendo...
Bumbaca Gorizia 31.01.2018 Consegna lavori Villa Louise© Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 31.01.2018 Consegna lavori Villa Louise© Fotografia di Pierluigi Bumbaca

La Fondazione Palazzo Coronini Cronberg sta seguendo, in queste settimane, con grande attenzione i lavori del restauro di Villa Louise, di cui è proprietaria. Ebbene, i lavori stanno proseguendo regolarmente, senza intoppi e il fatto che non ci siano «novità sostanziali» (come dice Enrico Graziano, direttore della Fondazione stessa) è positivo.

Come più volte affermato, secondo la volontà dell’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, la storica dimora diventerà una sede di destinazione di start-up del settore culturale. Il restauro verrà completato entro due, tre anni. Appunto: tutto come affermato più volte. Il secondo lotto di lavori comincerà agli inizi del 2019 e, con molta probabilità, sarà anche l’ultimo. Per l’intervento, la Regione ha stanziato un contributo di 5 milioni di euro (in due tranche: una da 3 e l’altra da 2 milioni): 3, 5 milioni di euro circa sono i costi del recupero, gli interessi passivi del mutuo ammontano a 280 mila euro. A tutte queste occorre poi aggiungere le spese per la direzione lavori, per la progettazione, per la messa in sicurezza e per gli eventuali imprevisti. Tra l’altro, la Fondazione goriziana ha anche inaugurato la scorsa settimana, con ampio successo, la sua ultima mostra, che si snoda tra le scuderie e il palazzo: “L’eredità russa dei Conti Coronini”, che resterà aperta fino all’11 novembre. Nei prossimi mesi, «darà vita a tutta una serie di iniziative collaterali all’esposizione», anticipa Enrico Graziano.

Il tutto senza ovviamente trascurare altri appuntamenti, tra cui il prestigioso premio cinematografico Sergio Amidei che, da tempo, costituisce una manifestazione di richiamo delle estati goriziane e che, appunto, negli spazi all’aperto della Fondazione Coronini trova una delle sue collocazioni storiche. (a.p.)

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