Vigilante privato picchiato per aver chiesto di pagare 2 euro per delle barrette di cioccolato

I soldi, poi, erano stati versati, ma al prezzo di cazzotti e calci rimediati dal giovane agente. Denunciato l'autore dell'aggressione
Bonaventura Monfalcone-29.05.2016 Ipersimply-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-29.05.2016 Ipersimply-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE. Vigilante antitaccheggio preso a pugni per aver invitato una coppia a pagare due barrette di cioccolato da 2 euro. Un’aggressione piuttosto violenta e minacce altrettanto pesanti. Quei 2 euro sono stati pagati, ma al prezzo di due cazzotti e calci rimediati obtorto collo dal giovane agente per aver fatto il proprio dovere. È accaduto all’Ipersimply di via Boito, a ridosso della chiusura serale del supermercato.

Il vigilante, Antonio, 29 anni, dipendente della Rangers Servizi Fiduciari del Gruppo Battistolli di Vicenza, ha presentato denuncia ai carabinieri a carico dei due partenopei, che erano fuggiti in auto. Ciò non prima che il vigilante riuscisse a immortalare con il cellulare il numero di targa.

Erano circa le 20 quando la famigliola era entrata nel supermercato per fare la spesa. Ai loro due figli i genitori avevano dato le barrette di cioccolato prelevate da uno scaffale. Ultimati gli acquisti, passati regolarmente alla cassa, il gruppo famigliare s’era diretto con il carrello verso l’auto parcheggiata negli stalli esterni. Il mancato pagamento delle barrette non è sfuggito, tanto che una commessa s’è rivolta all’agente chiedendogli di andare incontro alla coppia e controllare il loro scontrino.

Effettivamente le barrette non erano state imputate nel conto pertanto il vigilante, mantenendo un approccio cordiale, li ha invitati ad effettuare il pagamento. È stata la donna a rientrare nel supermercato per consegnare il denaro, non senza tuttavia alzare la voce nei confronti dell’agente. «Ero assieme ad alcuni dipendenti, la donna mi ha assalito verbalmente sostenendo che a fronte di una spesa di 60 euro l’abbia fatta passare per una ladra di due euro. Ho ribadito di averli invitati semplicemente a pagare, diversamente avrei dovuto chiamare i carabinieri».

La donna se n’era andata. Sembrava finito così, se non fosse che il marito, entrato di corsa nel supermercato urlando s’è diretto verso l’agente non certo per stringergli la mano. Tutto sotto lo sguardo incredulo di numerosi clienti.

«Ero di schiena - ha spiegato il 29enne -, l’uomo mi ha tirato un pugno sul collo e poi sullo zigomo. Insistevo affinché la smettesse per non peggiorare la situazione, non era proprio il caso di agitarsi in quel modo». L’agente è finito a terra. «Continuava a colpirmi, un paio di calci dietro la schiena. A quel punto ho reagito e mi sono difeso – ha continuato a raccontare –. Gridava dicendo “ti ammazzo, ti taglio la gola, ti sparo in fronte”. Ha minacciato anche una commessa. Finché la moglie è rientrata portando via il consorte. Sono saliti in auto e se ne sono andati».

Da qui l’intervento delle forze dell’ordine. I carabinieri sono subito giunti al supermercato, ma della coppia ormai non c’era traccia. Le indagini sono in corso, i militari hanno recuperato anche le immagini delle telecamere interne per la ricostruzione del fatto. Il vigilante s’è rivolto all’ospedale. Prognosi di 6 giorni, a certificare l’infortunio sul lavoro.
 

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