Vietate le corse e le passeggiate anche da soli e attorno a casa

Il giro con il cane, in rapidità, è ammesso. Chiusi oggi i supermercati, aperte invece farmacie ed edicole
Il giardino pubblico chiuso in una foto di repertorio
Il giardino pubblico chiuso in una foto di repertorio

TRIESTE Non si corre più all’aperto, nemmeno da soli e nelle vicinanze di casa. E non si passeggia, se non con il cane, ma rientrando quanto prima possibile. Oggi non si va neanche al supermercato. Uniche concessioni il giornale in edicola e una medicina urgente in farmacia. Massimiliano Fedriga tiene duro e detta una linea più rigida di quella statale contenuta nell’ordinanza a firma del ministro della Salute Roberto Speranza.

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Jogging in via Imbriani a Trieste (Foto Andrea Lasorte)


Ieri, dopo l’interlocuzione con Roma, il governatore ha diramato una nuova ordinanza in cui si prende atto del provvedimento nazionale, ma si spiega di dovere adottare «ulteriori disposizioni» per il contenimento del contagio da Covid-19 «in ragione della specificità del territorio della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia». I punti delle misure ordinate ieri dal governatore, e valide al momento fino al 3 aprile, sono sette. Si vieta innanzitutto di svolgere, all’aperto in luoghi pubblici, attività motorie o sportive e passeggiate, anche in forma individuale. Si ribadisce il perimetro degli spostamenti consentiti solo per motivi di lavoro, di salute o di necessità, compreso l’approvvigionamento alimentare, con obbligo di autocertificazione. Si precisa che, ad accedere all’interno degli esercizi aperti, potrà essere un solo componente del nucleo familiare, a meno che non si debbano assistere altre persone.

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L'edicola di piazza Riborgo (Foto Bruni)


Entrando poi nel merito della giornata odierna, e di domenica prossima, si conferma la chiusura di tutte le attività commerciali, fatte salve le farmacie, le parafarmacie, le edicole e gli esercizi nelle aree di servizio in autostrada e a supporto di porti e interporti. Rimane inoltre possibile, pure oggi, la consegna a domicilio.

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A chiudere la nuova ordinanza sono le precisazioni sulle ragioni di esigenze di sanità pubblica e di igiene, con conseguente applicazione di tutte le norme, anche penali, nel caso di mancato rispetto, e, infine, il chiarimento che l’ordinanza del 19 marzo cessa i suoi effetti. In due giorni non è cambiato molto, ma nel documento firmato ieri Fedriga interviene in maniera ancora più netta a vietare corse e passeggiate, ma soprattutto, in una lunga serie di premesse, blinda il testo da possibili contestazioni governative. Oltre alla sottolineatura sulla specialità, si richiama pure la decisione del Tar della Campania di ritenere «non compatibile, nell’attuale situazione emergenziale, l’attività sportiva all’aperto».

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Quanto alla chiusura domenicale dei supermercati, si rimarca il fatto che la misura «è del tutto proporzionata, posto che le strutture in questione mantengono un periodo settimanale di apertura di sei giorni su sette». Si va su un’altra strada dunque, rispetto al resto d’Italia, ma la Regione ritiene sia giusto così. La spesa si potrà fare a partire da domani e a corse e passeggiate (possibili solo nei giardini privati) si dovrà rinunciare (Walter Zalukar, consigliere del misto e medico, avverte peraltro il problema di anziani, diabetici e ipertesi che hanno la necessità di camminare anche per pochi minuti al giorno). I prossimi giorni diranno se si dovrà stringere ulteriormente. Dovessero ancora aumentare i contagi, non è escluso che nelle aree più colpite emerga più forte la richiesta della chiusura delle fabbriche. Anche il governo Fvg ci sta pensando da giorni, ma il tema rimane comunque legato a un decreto nazionale. Si arrivasse alla misura estrema – su cui al momento pare che qualche industriale udinese abbia fatto trapelare la sua contrarietà –, sarebbero comunque risparmiate le imprese strategiche in questa fase, vale a dire quelle che producono generi alimentari, bombole di ossigeno, mascherine. —


 

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