Videonoleggio, un mercato in estinzione

Il mercato del videonoleggio triestino è ai titoli di coda. Una crisi cominciata da cinque anni. Un tempo erano oltre venti i videonoleggi dove i triestini potevano recarsi a prendere un Dvd o, ancor prima, una Vhs. Se ne potevano trovare quasi in ogni quartiere. Oggi i videonoleggi rimasti in città si contano sulle dita di una mano.
La situazione è in linea con l'andamento mondiale del mercato del noleggio. Blockbuster, il colosso dell'home video, è in crisi dal 2010: recentissima la notizia della chiusura totale dei 253 punti vendita in Canada. Secondo i dati dell'Unione italiana editoria audiovisiva (l'associazione che rappresenta il settore dell'Home entertainment in Italia) fra il 2007 e il 2010 in tutta la penisola hanno chiuso oltre 1400 noleggi, il numero di videoteche è sceso a livelli inferiori a quelli del 2000, quando ce n'erano circa 3300.
«Non proponiamo più il servizio di noleggio da sei mesi» - spiegano da Foto Cine in viale XX settembre - «ormai non c'è più nessuno che prende film in prestito. La colpa è soprattutto di internet, ma la crisi si sentiva da anni».
Fra via Roma e via Milano noleggiano film dall'87. Ma ormai il servizio è tenuto in vita solo per accontentare i clienti più fedeli. «Oggi il nostro è un mediastore - raccontano - e vendiamo film e musica. Con i proventi del noleggio non si riescono nemmeno a pagare le bollette. Facciamo fatica persino a trovare i pezzi di ricambio per i distributori automatici. Entro breve - dicono lapidari - il noleggio sparirà dal mercato». Anche perché ormai, spendendo pochi euro in più rispetto al noleggio, è possibile acquistare il dvd desiderato.
Gli operatori del settore sono d'accordo sulle cause della crisi. Il problema maggiore è il web. Da un lato ci sono le reti “peer to peer”, da cui è possibile scaricare copie pirata di migliaia di film, dai titoli più vecchi fino alle pellicole appena uscite in sala. Dall'altro ci sono i siti di streaming come Megavideo, dove con pochi clic è possibile vedere gratis film, documentari e telefilm.
Una parte consistente dei guadagni dei videonoleggi, poi, derivava dal redditizio mercato delle cassette per adulti. Oggi nelle videoteche non esistono più quelle salette, in genere celate da una tenda, dove al riparo da occhi indiscreti era possibile trovare una selezione di film a luci rosse. Anche qui, su internet l’offerta è virtualmente illimitata.
Il colpo di grazia al noleggio, infine, è arrivato dai canali satellitari e da Sky. Per non parlare dello switch-off del digitale terrestre, che ha portato in ogni casa italiana decine di canali televisivi in più. Quelle corse fino al videonoleggio per portare un film prima che scada il prestito sembrano ormai destinate a diventare solamente un ricordo.
Giovanni Ortolani.
Riproduzione riservata © Il Piccolo