Videochiamata, torta e una biografia musicale per i 100 di Teodolinda

Compleanno speciale per la signora Slobez alla casa per anziani “Maria Basiliadis”. Auguri a distanza dai parenti ma tanto affetto 

In tempi di coronavirus, anche nelle case di riposo si fa di necessità virtù. I parenti non possono festeggiare adeguatamente i propri cari, nemmeno nel caso di traguardi importanti. La conseguenza è molto semplice: gli auguri vengono fatti a distanza, tramite Skype o altre piattaforme. E la moda delle videochiamate, insomma, continua. Teodolinda Armanda Slobez ha compiuto ieri cent’anni. Se il Covid-19 non avesse scompaginato ogni previsione, una schiera di due figlie, sette nipoti e numerosi pronipoti l’avrebbe abbracciata fisicamente, non solo virtualmente. Ma, ovvio, non è possibile.

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Un'immagine generica di una persona anziana


Alla Casa albergo per anziani “Maria Basiliadis” di via Palestrina, per questa giornata speciale, i suoi familiari hanno quindi pensato a una videochiamata tutta per lei, per tentare di starle il più possibile vicino e celebrare il suo primo secolo di vita. Di alternative non ce ne potevano essere davvero. La signora Teodolinda ha ricevuto quindi uno squillo sul proprio cellulare con tanto di collegamento video. Inoltre, una delle nipoti, Lula Ferrari, residente a Milano, ha preparato per l’occasione due filmati che sono stati proiettati: il primo con le immagini di tutta la famiglia, mentre l’altro si è articolato in un breve racconto musicale a ripercorrere in sintesi la lunga vita della nonna che, compatibilmente con l’età avanzata, gode di un discreto stato di salute a livello fisico e psichico. Comunque, un rammarico, per la signora Teodolinda, c’è eccome: non poter più partecipare ai tornei di bridge, perché alla “Maria Basiliadis” non ha trovato nessuno in grado di rivaleggiare con lei. Ha dovuto farsene una ragione. Proprio il bridge, specie nei tornei al Circolo delle Generali, ha costituito infatti la passione di una vita, senza dimenticare l’amore per il mare, con i bagni estivi a Barcola. Di sicuro, il tratto allegro e spensierato ha contribuito poi a farle raggiungere i cent’anni che non hanno visto mancare una ghiotta torta da condividere naturalmente con gli amici della Casa albergo per anziani.

I genitori di Teodolinda Armanda Slobez erano originari di Lussinpiccolo, dove lei stessa è nata; si erano rifugiati a Trieste, esuli, con i soli vestiti che avevano addosso. Nonostante la loro contrarietà legata sia alla giovane età sia al desiderio che non lasciasse quella che era diventata la loro nuova terra, Teodolinda si sposa diciannovenne e si trasferisce a Milano. Lei, tuttavia, è a Trieste che si sente intimamente legata, al punto di farvi ritorno per dare alla luce la prima figlia, Gabriella. Del resto, in quegli anni, fra Trieste e Milano, dove nasce la sua seconda figlia Mirella, si sposta continuamente. Quindi, il secondo matrimonio con Enrico Erba, imprenditore. Il trasferimento a Trieste è definitivo, in un’abitazione di via Carducci. Rimasta vedova e sola sceglie poi di venire assistita dalla Casa albergo “Maria Basiliadis”. Ma nemmeno lei, dopo aver superato il primo dopoguerra, il secondo conflitto mondiale, gli altri eventi del secolo scorso e dopo aver visto nascere il nuovo millennio, lei che credeva di averle vissute tutte, poteva immaginare la tragedia di questo periodo. —


 

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