Vicino di casa de La Primula contagiato e morto a 65 anni

L’uomo, malato oncologico in terapia, è stato colpito dal Covid-19 aggravandosi fino al decesso. Un’altra infettata nel palazzo di via del Molino a Vento a Trieste
Lasorte Trieste 09/04/20 - Via del Molino a Vento, Casa di Riposo La Primula, Evacuazione Anziani Covid 19, Emergenza Coronavirus
Lasorte Trieste 09/04/20 - Via del Molino a Vento, Casa di Riposo La Primula, Evacuazione Anziani Covid 19, Emergenza Coronavirus

TRIESTE È morto ieri mattina il paziente oncologico di 65 anni, positivo al coronavirus, che abitava nell’edificio sede, prima dell’evacuazione, anche della casa di riposo “La Primula” in via del Molino a Vento a Trieste. Il contagio potrebbe essere avvenuto a causa della condivisione degli spazi comuni del palazzo tra i condomini e i 36 ospiti della residenza polifunzionale: tutti gli anziani della struttura avevano contratto il Covid-19. Per questo motivo gli ospiti della casa di riposo erano stati trasferiti negli scorsi giorni in tre realtà sanitarie.

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Il 65enne, che stava seguendo la chemioterapia, in questi giorni sospesa, nelle settimane passate aveva utilizzato l’ascensore, di cui fruivano, senza guanti e mascherine, quasi esclusivamente gli ospiti de La Primula, che operava su tre piani. Così, infatti, avevano testimoniato i diversi condomini che, già in passato, ancora prima che scoppiasse l’emergenza, avevano informato della difficile convivenza la stessa Asugi e i Nas dei Carabinieri.

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Lasorte Trieste 09/04/20 - Via del Molino a Vento, Casa di Riposo La Primula, Evacuazione Anziani Covid 19, Emergenza Coronavirus

Spunta a questo proposito anche una mail del residente Marco Rodriguez, inviata all’assessore regionale Riccardo Riccardi un mese prima della crisi. «Avevo sottolineato all’assessore la promiscuità in cui viviamo qui da anni, ma non ho ricevuto risposta – spiega –. In particolare scrivevo: “Ora c’è l’allarme coronavirus e al rischio sicurezza si somma quello della salute di queste persone. Perché, per quanto il personale della casa di riposo sia costretto a indossare le mascherine, il contatto fra noi che viviamo all’esterno e gli ospiti (de La Primula, ndr) più fragili è quotidiano e costante».

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Il trasferimento degli ospiti de La Primula (Lasorte)


Nei giorni scorsi comunque il comando dell’Arma per la tutela della salute di Udine, con il provvedimento di sospensione dell’autorizzazione al funzionamento della Primula, ha chiuso la struttura per le gravi carenze amministrative riscontrate nella gestione della residenza.

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La casa di riposo La primula (Bruni)

I rapporti di vicinato peraltro, raccontano sempre i residenti, ora si trovano a dover affrontare un’altra incombenza non da poco: la Primula è in debito di alcune migliaia di euro sul pagamento delle spese condominiali. Un ammanco che potrebbe avere ripercussioni sulla vita dei residenti. Al momento, per questo motivo, non possono essere saldate la polizza assicurativa condominiale né alcune bollette arretrate dell’acqua – così i proprietari degli immobili – con il rischio, in linea teorica, di vedere da un giorno all’altro chiudere i rubinetti. L’amministratore dello stabile, da quanto si apprende, ha pronto un decreto ingiuntivo nei confronti degli amministratori de La Primula ma, a causa del rallentamento dell’attività giudiziaria, non ha ancora potuto procedere.

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Lasorte Trieste 29/05/18 - Via Molino a Vento 72 74, casa di Riposo La Primula


Il conto dei positivi al coronavirus in via del Molino a Vento intanto cresce. Oltre alla famiglia di tre persone, risulta infatti contagiata anche la moglie del paziente oncologico deceduto, mentre la madre e il fratello di quest’ultimo sono in attesa del risultato del tampone. Il 65enne aveva scoperto di essere paziente Covid-19 sei giorni fa e questa settimana aveva sospeso la chemioterapia per il peggiorare delle sue condizioni fisiche.

Su 15 famiglie residenti, altri due condomini sono invece risultati negativi, mentre un terzo è in attesa della risposta del tampone. E sempre sul caso Primula spuntano altre novità. Il figlio di uno degli otto ospiti della struttura deceduti ancora prima che venisse accertato il contagio, si è rivolto a un avvocato. Sul certificato di morte è stato infatti attestato un caso sospetto Covid-19 e, per fare chiarezza, l’uomo ha avanzato tramite il legale una richiesta in Tribunale per l’effettuazione dell’autopsia e di un tampone sul cadavere. —
 

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