Viale Miramare e Porto Vecchio a Trieste le aree più colpite dalle multe
Vigili urbani: nel 2024 contestate 68.933 violazioni. Spiccano le soste in divieto anche negli stalli per disabili e alle fermate del bus. Oltre mille in corso Italia
Lasciano l’automobile parcheggiata in seconda fila, alla fermata dell’autobus, sul passaggio pedonale, nelle aree riservate ai disabili. Usano il telefono alla guida o superano i limiti di velocità. Sulle strade triestine gli automobilisti stentano a perdere certe cattive abitudini. Nel 2024 la Polizia locale ha sanzionato 68.933 violazioni al Codice della strada. Con il maggior numero di verbali staccati in viale Miramare (2.736) – complice la forte pressione di traffico in estate su quell’arteria di ingresso e uscita dalla città –, sulla Grande viabilità (1.533), in Porto Vecchio (1.072) e corso Italia (1.026).
Viabilità in Porto Vecchio
Interessante notare come la viabilità all’interno dell’antico scalo fino a due anni fa non rientrava neppure in questi report. Ma da quando lo scorso febbraio è stata aperta la circolazione, lungo la bretella le sanzioni comminate sono state tali da far rientrare subito il Porto vecchio tra le zone più critiche. Altre strade con un elevato numero di violazioni sono le vie dell’Istria, Giulia, Carducci, Baiamonti, Battisti, Severo, Coroneo e piazza della Borsa.
I numeri, nel loro complesso, «sono in linea con quelli dello scorso anno – osserva il comandante della Polizia locale Walter Milocchi – e va comunque considerato l’impatto importante che sul traffico, e quindi anche sulle violazioni, possono avere i tanti turisti in arrivo in città, soprattutto quelli che vengono in giornata, visto che chi invece pernotta sistema la vettura in un parcheggio e si muove diversamente».
I divieti di sosta
Il numero più elevato di violazioni al Codice della Strada (10.933) riguarda la fermata in divieto di sosta. Sono state inoltre 5.590 le sanzioni comminate per sosta nelle aree destinate a carico e scarico merci. «L’aumento esponenziale negli ultimi anni del commercio online e delle conseguenti consegne a domicilio – valuta il comandante – hanno portato a un numero sempre più significativo di corrieri che, in alcuni casi sistemano i mezzi in maniera non corretta, in altri non trovano gli spazi a loro riservati liberi, perché qualche automobilista ha sistemato lì il suo veicolo». Altre piaghe sono la sosta sul marciapiede (5.538 violazioni nel 2024), quella in seconda fila (1.185), alla fermata dell’autobus (3.632) o su un passaggio pedonale (1.343). «Spesso – così il comandante – si commettono violazioni con troppa leggerezza, senza rendersi conto dell’impatto che possono avere», visto che sistemando scorrettamente un veicolo si possono creare problemi di circolazione a una persona con disabilità, a un passeggino. Se poi la fermata dell’autobus è occupata da un’auto, il mezzo non riesce neppure ad avvicinarsi al marciapiedi, consentendo una discesa più agevole a chi ha difficoltà motorie. Per non parlare dell’eventuale necessità di azionare la pedana per le carrozzine. Tra l’altro in 528 hanno preso la multa per aver parcheggiato sulle aree riservate alle persone con disabilità.
Uso del cellulare alla guida
Le violazioni che più preoccupano sono «quelle per l’uso dello smartphone (802) durante la guida – valuta Milocchi – e quelle per omessa precedenza ai pedoni su attraversamento pedonale non regolato da semaforo (191), valutando che ne individuiamo solo una parte».
Inoltre, 542 sono stati sanzionati per essere passati con il semaforo rosso. Non sono mancati gli automobilisti pizzicati senza cinture di sicurezza (1.009), senza revisione del mezzo (1.935) o senza coperture assicurative (635).
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