Viabilità a Cormons, lavori dopo 11 anni

Finalmente sbloccato l’iter delll’intervento in zona industriale e lungo la Sr56 dove verranno realizzati i marciapiedi. Dell’esecuzione se ne occuperà una ditta udinese che si è aggiudicata l’appalto superando le offerte di altre 204 aziende
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Zona industriale Cormons
Bumbaca Gorizia Zona industriale Cormons

CORMONS. In un certo modo si tratta di una determinazione “storica”. È la numero 1.090 del 28 dicembre 2012. Perché è così importante? Perché affida i lavori della viabilità al servizio della zona industriale di Cormòns. Insomma, è arrivato al suo ultimo anno un progetto il cui preliminare risaliva al... 26 febbraio 2002. Undici anni fa. Sì, chiunque legga l’ultima determinazione firmata dal geometra Luigi Vosca non può che strabuzzare gli occhi di fronte a quell’immensa “dilatazione” temporale.

L’affidamento

dei lavori

Dell’intervento si occuperà la “Maredil” di Pagnacco ha offerto un ribasso d’asta del 31,25% per una spesa di 369.875 euro. «Il contratto dovrebbe essere sottoscritto a giorni», fa sapere l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Paolo Nardin. Il quale più volte sulle pagine di questo giornale ha evidenziato le pesanti difficoltà incontrate per condurre in porto un progetto rimasto incagliato per undici anni. L’intervento riguarda la costruzione di un tratto di marciapiedi lungo la trafficatissima strada regionale 56 fra le vie Bancaria e Ara Pacis e la realizzazione della pavimentazione della strada di collegamento fra le vie Cellini con via Vino della Pace. «L’opera in questione - si legge ancora nella determina del Comune di Cormòns - è finanziata con un avanzo di amministrazione ed è regolarmente iscritta nel programma triennale delle opere pubbliche 2002-2004. Visto che il valore dell’appalto risulta inferiore a 500mila euro per l’affidamento dei lavori è stata applicata la procedura negoziata».

La soddisfazione

dell’assessore

Al di là di questo particolare eminentemente tecnico, resta la soddisfazione di Nardin per essere riusciti a sbloccare l’intervento. «Non posso che ripetere quanto detto qualche settimana fa: ci siamo risvegliati da un incubo. La vicenda, finalmente, si è sbloccata e ci è costata molto in termini di tempo, impegno, salute. Ho vissuto sulla mia pelle il peso della burocrazia e della farraginosità di certi meccanismi relativi alle opere pubbliche», sottolinea Nardin. Che tira oggi un sospiro di sollievo. Ricordiamo che a disposizione c’erano 671.233,33 euro: soldi che, chiaramente, avevano un peso nel 2004 e hanno oggi tutt’altro peso. Pertanto, il dilatarsi tremendo de tempi ha comportato chiaramente una razionalizzazione per non sforare il budget.

Ma c’è un altro record: alla preselezione della gara d’appalto hanno partecipato non 210 (come affermato in un primo momento) ma 205 ditte. Si tratta comunque di un numero alquanto significativo. «Ed è un chiaro segno dei tempi. Poi, è stata fatta un’estrazione ed è stato selezionato un numero contenuto di aziende in lizza ma resta il dato, decisamente significativo, delle 205 manifestazioni di interesse», allarga le braccia Nardin . La giunta Patat, lo ricordiamo, tira un sospiro di sollievo anche perché la realizzazione di quel tratto di marciapiedi è stato sempre sollecitato con forza dai cittadini, consci dei pericoli insiti alla strada regionale 56. Quasi settimanalmente, la gente del luogo andava in municipio per informarsi a che punto dell'iter si era arrivati. Non è un mistero che quella arteria è fortemente trafficata e, conseguentemente, pericolosa.

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