Via Mazzini riapre ai bus Le cause del dietrofront

C’è chi non molla. La Usb Trasporti, guidata da Willy Puglia, appoggia la pedonalizzazione, seppur esortando un assetto diverso da quello sperimentato. «Dopo aver sentito il parere dei conducenti di linea – afferma il sindacalista – appare prevalente l’opinione, largamente diffusa, che un ritorno al transito in via Mazzini risulta una scelta problematica. In quella strada, prima della sperimentazione, non passavano solo gli autobus, ma pure veicoli privati, di soccorso, taxi e camion. Molti si mettevano in doppia fila, creando grosse difficoltà ai mezzi pubblici. Crediamo che consentire invece ai bus di transitare lungo via Valdirivo, via Roma e Corso Italia, sia la soluzione più appropriata. Via Mazzini o rimane pedonale al cento per cento, quindi senza taxi e auto di servizio, oppure va riaperta al traffico». Servono però, insiste ancora il rappresentante della Usb Trasporti, le dovute sicurezze: «Vale a dire controlli ad hoc affinché le auto non si mettano in doppia fila e i pedoni non scendano dai marciapiedi al di fuori delle strisce pedonali, come spesso avviene, con il pericolo di investirli».
Nel frattempo il capogruppo Pdl in Consiglio comunale Lorenzo Giorgi, contrario alla pedonalizzazione, ha preparato una mozione urgente con cui chiede al sindaco di sospendere, con effetto immediato, i P-Day. «La giunta – evidenzia – intende riproporre i weekend di chiusura al traffico di via Mazzini e Imbriani. Ma la stessa giunta ha deciso di cassare, al termine della sperimentazione, la momentanea pedonalizzazione di via Mazzini, rilevatasi assolutamente penalizzante sopratutto per il trasporto pubblico, che con tale attuazione riproporrebbe uguali problematiche. Nelle giornate di P-Day si verificano ingorghi in Corso Italia, come confermato anche da numerosi commercianti e residenti, con ripercussioni sul traffico che interessano anche via Roma».
Non solo. «Considerando il periodo estivo – riprende il capogruppo Pdl in Consiglio comunale – con elevate temperature che scoraggerebbero lunghe camminate per raggiungere la zona interessata, una tale riproposizione del P-Day si rivelerebbe dannosa per il tessuto commerciale, come peraltro sottolineato da diversi esercenti». Ce n’è quindi abbastanza, a detta di Giorgi, per concludere l’esperienza dei fine settimana di chiusura al traffico delle due strade interessate. (g.s.)
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