Via lo striscione per Regeni. Fedriga: «Non sarà più esposto sul palazzo della Regione»

Presa di posizione del governatore dopo che Serracchiani, Rosato e Honsell avevano criticato la rimozione della scritta "Verità per Giulio" dalla facciata del palazzo della Regione per far posto alla bandiera degli Europei di calcio. Uefa e Figc: «Noi non c'entriamo»

TRIESTE Lo striscione giallo di Amnesty International con la scritta «Verità per Giulio Regeni» è stato rimosso nel pomeriggio di oggi, giovedì 20 giugno, dal palazzo della Regione Fvg, in piazza Unità d’Italia, dove era stato esposto nel 2016 personalmente dalla allora presidente della Regione, Debora Serracchiani (Pd). Lo striscione è stato tolto per far spazio agli addobbi per il campionato europeo under 21 di calcio.

Dopo alcuni commenti critici successivi alla rimozione - in particolare da parte della stessa Serracchiani, del vicepresidente della Camera Ettore Rosato e del consigliere regionale Furio Honsell - è arrivata la presa di posizione del governatore Fedriga: lo striscione non verrà più esposto né a Trieste né in altre sedi di Regione Friuli Venezia Giulia.

«Uefa e Figc precisano di essere estranee a tale decisione». Così, in una nota diffusa in serata, la confederazione europea e la Federcalcio sono intervenuti sulla questione della sostituzione dello striscione per Regeni.

La nota del presidente della Regione: «Malgrado non condivida la politica degli striscioni e dei braccialetti, non ho fatto rimuovere lo striscione per più di un anno per non portare nell’agone politico la morte di un ragazzo. Evidentemente questa sensibilità non appartiene a tutti e ad ogni occasione non si perde tempo per alimentare polemiche.

Ricordo, ad esempio, quando lo striscione è stato rimosso per qualche giorno su richiesta di una produzione cinematografica; sempre in circostanze simili, altre polemiche sono state fomentate perché la riaffissione è avvenuta con poche ore di ritardo rispetto alla fine delle riprese stesse.

Oggi arriva l’ennesima pretestuosa provocazione, in conseguenza della nostra decisione di addobbare il palazzo per gli europei under 21 che si tengono nella nostra regione. Perfino la Uefa mi ha dovuto scrivere impaurita da sterili tormentoni che non fanno altro che strumentalizzare il dramma avvenuto.

Evidentemente la mia attenzione per non urtare le sensibilità non ha pagato, e ci si sente pertanto legittimati a imporre con atteggiamenti prevaricatori cosa deve o non deve fare la Regione. Per questi motivi comunico, così da anticipare le polemiche che continueranno a susseguirsi ad ogni batter di ciglio, che lo striscione non verrà più esposto né a Trieste né in altre sedi di Regione Fvg».

Da ricordare che lo striscione «Verità per Giulio Regeni» è stato spesso al centro di polemiche politiche in Friuli Venezia Giulia. Come nel caso in cui, una volta eletto il sindaco di centrodestra Roberto Dipiazza, lo striscione fu rimosso dal palazzo comunale dove lo aveva esposto la giunta precedente, di centro sinistra. Da quel momento, non è stato più rimesso.

«Spero che Fedriga darà disposizione affinché lo striscione per Regeni sia riappeso, e non segua l'esempio del sindaco di Trieste che ha voluto toglierlo con le sue mani. Proprio in queste ore l'atteggiamento del Governo egiziano dovrebbe convincere a essere il più espliciti e uniti nell'affermare le richieste dell'Italia. Segnali in senso opposto sono preoccupanti, anche rispetto alla compattezza del Governo verso l'Egitto, considerando il ruolo politico di Fedriga»: aveva affermato oggi, dopo la rimozione - l'attuale deputata del Pd Serracchiani.

«Ci sono luoghi dove quello striscione, silenzioso e rispettoso, aveva più senso che altrove – aveva dichiarato Ettore Rosato, vicepresidente della Camera –. A Trieste, affisso sul Palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia, la terra di Giulio, aveva un grande valore.Toglierlo è un inutile schiaffo ai tanti che ancora non si arrendono alle finte verità».

«Siamo sconcertati dalla notizia che lo striscione appeso alla facciata del Palazzo della Regione in piazza Unità di sostegno alla campagna per la richiesta di “Verità e Giustizia per Giulio Regeni” è stato tolto. Il motivo? Affiggere i manifesti per gli Europei Under 21 di calcio». Così il consigliere regionale di Open Fvg, Furio Honsell, ed ex sindaco di Udine.

In una nota Honsell aveva aggiunto: «Sembra che ogni pretesto sia buono per eliminare un messaggio forte di giustizia e vicinanza alla famiglia, in particolare in questo momento di tensione dopo l'ondata di intimidazioni al Cairo nei confronti dei Regeni, dei loro avvocati e consulenti. I genitori di Giulio non devono rimanere da soli a combattere per conoscere la verità sulla tortura e l'uccisione del loro figlio e proprio per questo, vista la notevole visibilità di un evento come gli Europei Under 21 di calcio, lo striscione doveva rimane lì al suo posto».

 

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