Via libera alle nuove regole sulle falesie
DUINO AURISINA. Alla fine, nella fatidica zona A, quella a tutela integrale, ha vinto il falco Pellegrino. E con lui, l’edredone, la valpoca e il marangone dal ciuffo. Resta la “corsia preferenziale” per nuotatori e kayakers negli specchi acquei delle Falesie: d’ora in avanti potranno spingersi nelle loro bracciate o pagaiate al largo sì entro i 60 metri, ma oltre i 50 dalla linea di costa, per non disturbare la nidificazione degli uccelli sotto tutela della riserva regionale.
Comunque - e va sottolineato - significativi “ritocchi” al nuovo regolamento, ieri approvato in una maratona di oltre sei ore di Consiglio comunale a Duino Aurisina, sono stati apportati, in accoglienza alle istanze della cittadinanza. Ora infatti, diversamente da quanto ventilato nei giorni scorsi, potranno varcare gli specchi acquei protetti della zona B anche le imbarcazioni (nel massimo di due unità) di pescatori professionali della piccola pesca marittima. E, soprattutto, si è rimossa la parola “esproprio” dal testo, con riferimento all’acquisizione del sentiero Rilke. Un gesto di attenzione verso i della Torre e Tasso, che prevedibilmente non avrebbero gradito l’ingerenza del Consiglio su un tema che ormai da mesi attanaglia Duino: la chiusura della panoramica passeggiata.
Giornata campale, dunque, quella di ieri. Non solo per gli sforzi politicamente profusi per arrivare alla quadra, ma anche perché alla fine gli animi sulla vicenda si sono sbollentati, almeno tra i partiti. Alle 16, quanto il the end è calato sulla massima assise, il testo del regolamento è passato coi soli voti della maggioranza, 11; mentre tre i contrari (Romita, Pallotta e Iurman) e tre gli astenuti (Ret, Svara e Humar) nel centrodestra, che ha evidentemente apprezzato il sì all’unanimità incassato proprio sull’emendamento dei pescatori, nonché l’apertura della maggioranza sulla spinosa questione Rilke. «Ora guardiamo avanti - ha commentato il sindaco Vladimir Kukanja -: l’epilogo del Consiglio dimostra che la condivisione s’è avuta e che non c’erano attriti così forti. Questo, non scorderò mai di dirlo, è l’inizio. La riserva può essere un volano economico per il territorio, una grande attrazione. Sarà fruita da tutti, ci saranno attività nel rispetto della natura. Si creeranno nuovi posti di lavoro». «E se ci sarà - conclude - qualcosa da correggere o modificare, lo faremo senza problemi».
Soddisfatto anche Maurizio Rozza, presidente della II Commissione e “papà” della prima versione del testo: «Un clima positivo è stato ritrovato. Adesso si parte con la gestione: già il prossimo autunno vedremo i primi turisti inglesi visitare la nostra riserva». E l’esproprio rimosso? «È comunque previsto per legge - replica -, nel caso in cui non si riesca in via bonaria a trovare una soluzione». Il testo votato tornerà ora alla Regione per l’ultima approvazione. «Lo dico francamente - commenta Andrea Humar (Pdl) - non avessero accolto all’unanimità il mio emendamento sui pescatori, realtà storica di Duino, non mi sarei astenuto, ma avrei votato contro, soprattutto per il metodo adottato in questo percorso. Non è stato semplice, abbiamo sospeso il Consiglio per una Capigruppo che è durata quasi due ore, ma alla fine il centrosinistra ha capito l’importanza della correzione e per questo mi ritengo appagato».
«Avrei preferito - conclude - che le unità marittime consentite fossero elevate a 4 anzichè due, ma spero si possano intervenire in seguito». Concorde Ret: «Pur critico verso il percorso svolto, ritengo positivo l’assenso espresso sull’emendamento relativo all’esproprio del Rilke che ho presentato. La maggioranza ha votato anche altre modifiche, così, alla fine, si è lavorato in un clima positivo, di confronto. Bene anche la parte relativa al comitato gestore, che sarà tenuto a relazione ogni scelta al Consiglio». «Parliamoci chiaro - conclude l’ex sindaco - tra il primo testo e questo c’è in mezzo un abisso».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo