Via libera alle assunzioni dei precari della sanità
La giunta approva il piano che interessa almeno 150 medici, infermieri e Oss. Telesca: «Dal 2012 a oggi il numero degli addetti è aumentato di 267 unità»
TRIESTE Dovranno aspettare ancora ma 150 precari della sanità del Friuli Venezia Giulia vedono finalmente la sospirata luce in fondo al tunnel. La giunta regionale ha infatti approvato ieri il protocollo per la stabilizzazione del personale a tempo determinato del Servizio sanitario: infermieri, oss, fisioterapisti, medici e altre figure professionali operanti nel campo della salute. Via libera dunque all’accordo sottoscritto a giugno tra Maria Sandra Telesca e le organizzazioni sindacali per la messa in cantiere di un piano di stabilizzazioni che le Aziende sanitarie dovranno realizzare fra 2016 e 2018, anche se l’assessore ritiene che «la partita verrà chiusa l’anno prossimo».
I 150 sono il frutto di una stima in attesa della ricognizione sui requisiti richiesti al personale per la stabilizzazione. Paletti stringenti rispetto a una platea che la Cgil calcola di mille unità fra 6-700 dipendenti a tempo determinato e chi lavora con altre formule. Saranno solo 150 quelli in linea col profilo tracciato dal decreto del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che garantisce l’accesso a chi, al 30 ottobre 2013, abbia prestato un servizio non inferiore a tre anni nell’ambito del quinquennio precedente, con ulteriori limitazioni per il personale medico del pronto soccorso. Il decreto fu emanato nel 2015 sulla spinta del giudizio di illegittimità sancito dalla Corte costituzionale rispetto ai continui rinnovi di contratti a tempo determinato in sanità.
Ora le Aziende dovranno assumere in via prioritaria i precari inseriti nelle graduatorie vigenti e indire concorsi loro riservati per coprire eventuali ulteriori lacune: procedure da espletare nel rispetto di tutte le disposizioni normative e contrattuali, fatte salve le norme in materia di mobilità. Le stabilizzazioni non potranno ad ogni modo superare la metà dei posti messi a disposizione delle Aziende per l’assunzione di nuovo personale.
Il via libera al piano stabilizzazioni segue di pochi giorni l’annuncio delle duecento ulteriori assunzioni che la Regione metterà in campo dall’autunno nei settori dell’emergenza, dell’assistenza territoriale e dell’abbattimento delle liste d’attesa. La giunta comincia così a dare risposta alle pressanti richieste dei sindacati, che da tempo domandano un aumento reale degli organici, non limitato cioè alla mera sostituzione dei pensionati, in un quadro di progressivo invecchiamento del personale e di aumento dei carichi di lavoro, aggravato dal contenimento della spesa per le assunzioni deciso dalla giunta nel 2013 e ora finalmente allentato.
Nel 2015 il Ssr registrava 19.624 dipendenti, con una diminuzione di 142 unità rispetto all’anno precedente. L’assessore risponde però cifre alla mano: «Dal 2012 a oggi il numero di infermieri e oss è aumentato di 267 unità, a dimostrazione che la riforma non incide in negativo sull’assistenza». Il saldo positivo si conferma nella nuova Asui di Trieste (+78), ma non in quella di Udine, che segna una flessione di 322 unità, più che compensata dal +499 dell'Aas 3 Alto e Medio Friuli. In aumento anche l’Aas 5 (+64), mentre calano Aas 2 (-21), Burlo (-23) e Cro di Aviano (-8). Telesca sottolinea il trend di lieve crescita rispetto alla fase ante riforma e rimarca che le duecento nuove assunzioni promesse andranno ulteriormente ad accrescere i 7.287 infermieri e i 2.598 oss in servizio. L’assessore annuncia che lunedì verrà approvata la graduatoria del concorso per infermieri: «I 173 inizialmente destinati all’assunzione diventeranno molti di più, così come avverrà per gli oss, il cui concorso è in svolgimento e ci permetterà di superare i 29 previsti. Una parte degli utili delle Aziende (11,1 su 24,9 milioni, ndr) sarà reinvestita in assunzioni: la delibera arriverà dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio». Gli infermieri rappresenteranno la quota prevalente delle immissioni, ma «contiamo di assumere anche fisioterapisti, psicologi e neuropsichiatri infantili, per rafforzare le attività dei distretti territoriali finora maggiormente trascurate», precisa l’assessore. Attenzione anche per il settore dell’emergenza, che ha da poco incassato l’autorizzazione ad assumere, accaparrandosi buona parte dei 27 nuovi posti per dirigenti medici che la giunta ha deliberato nelle scorse settimane, in deroga ai limiti del costo del personale.
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