Via libera ai cani nei giardini pubblici
Cancelli aperti ai cani anche nei giardini pubblici di Trieste. Ieri, il via libera sancito dalle novità introdotte dalla legge regionale, è stato ufficializzato anche dalla rimozione dei cartelli che ne vietavano l’ingresso. Gli addetti del Comune hanno iniziato togliendo proprio quello del Giardino pubblico. Ma con la legge entrata in vigore il 2 aprile scorso i padroni potranno portare a spasso i loro cani al guinzaglio in tutti i parchi o giardini pubblici, come quello di piazzale Rosmini, villa Revoltella o villa Engelmann.
I detentori che conducono i quattrozampe in queste aree dovranno avere cura che i cani non sporchino, non creino disturbo o danni. La legge prevede infatti l’obbligo di guinzaglio “corto” (massimo 1,5 metri) e il possesso di una museruola rigida o morbida da utilizzare in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti.
«Il Comune si è immediatamente attivato per adeguarsi alle nuove regole previste dalla Regione, - assicura Umberto Laureni, assessore comunale con competenza all’Ufficio zoofilo - stiamo formalizzando le novità come l’accesso ai parchi e ai giardini cambiando la segnaletica e modificando i regolamenti comunali. Naturalmente - sottolinea - confidiamo nel buon senso dei proprietari dei cani».
Una novità, quella dell’accesso ai cani ai giardini pubblici, che va ad aggiungersi a una serie di nuove normative introdotte dalla Regione a tutela del benessere animale. Come quella dell’accesso dei cani nella battigia antistante le spiagge date in concessione e disciplinato nelle ordinanze dei Comuni. In pratica, i cani accompagnati dai padroni e tenuti al guinzaglio potranno accedere ai Topolini o al lungomare di Muggia in qualsiasi orario e non - come previsto oggi dal regolamento - solo dalle 20 alle 8.
«Ma su questo punto - precisa Laureni - noi rappresentanti dei Comuni regionali con zone balneari ci confronteremo domani incontrando i tecnici della Regione. Per evitare fraintendimenti e per analizzare situazione per situazione abbiamo preferito stabilire una regolamentazione partecipata. In questo modo riusciremo a dare un’interpretazione corretta».
Quello che verrà evidenziato è la differenza tra una spiaggia come quella di Grado o Lignano dove la battigia e la zona dove si stendono i bagnanti sono ben suddivise, e una situazione come i Topolini. Tra le ipotesi verrà valutata quella di individuare tratti precisi di Barcola o della Costiera dove applicare la nuova legge consentendo ai bagnanti di portare con sé il cane e a chiunque di poter passeggiare con il quattrozampe lungo il mare in uno stabilimento dato in concessione al Comune anche durante la stagione balneare e in orari diversi da quelli serali e notturni.
Per gli stabilimenti dati in concessione a privati, come ad esempio il bagno da Sticco, Lanterna o le Ginestre, spetta ai singoli gestori decidere se far accedere o meno gli animali. Resta ancora in sospeso, dopo la proroga chiesta dalla Trieste Trasporti, la parte della nuova legge regionale che consente il libero accesso degli animali d’affezione sui mezzi di trasporto pubblico. La Trieste Trasporti, a differenza delle altre operanti in regione, ha posto resistenza all'introduzione del nuovo regolamento chiedendo tempo.
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