Via le auto, spazio alla storia Zara punta sul turismo culturale

In progetto la creazione di un percorso pedonale lungo i resti delle mura difensive e la creazione di un museo nel palazzo veneziano del Seicento in via di restauro

ZARA Si intitola "Patrimonio di Zara: Un programma culturale integrato per la città di Zara 2020" la strategia pluriennale che rivoluzionerà il centro storico della città dalmata. In quest’ambito sono partiti i lavori di rivalorizzazione della via Bedemi a Zara (Ulica Bedemi zadarskih pobuna), la strada parallela a quella che lungo la costa segue il tracciato della antica muraglia difensiva orientale.

Finanziato all'85% dall'Unione europea, il progetto prevede un generale riposizionamento della città da rilanciare come destinazione turistico-culturale, anche al di fuori dell’alta stagione. Quattro sono infatti i cardini del piano. Il primo è la ristrutturazione del palazzo del provveditore generale, oggi in corso d'opera: l’edificio, datato 1607, era sede dell'ufficiale veneziano cui spettavano, ai tempi della Serenissima, i compiti di governatore. A fine lavori lo spazio diventerà un museo. C’è poi appunto la pedonalizzazione di via Bedemi, con la creazione di un percorso che segua ciò che resta delle mura difensive (quelle che si estendevano lungo l'Adriatico non sono più visibili) e la costruzione di un nuovo parcheggio per svuotare, sul lungo periodo, il centro storico dalle auto. La Città prevede poi di potenziare l’offerta turistico-culturale aumentando il personale che lavora nel settore.

L'intera operazione verrà a costare 66,5 milioni di kune (9 milioni di euro), di cui 56,5 (7,6 milioni di euro) stanziati appunto dall’Ue. Ma le ricadute – assicurano i promotori del progetto – saranno molto positive per la città anche in chiave di sostenibilità ambientale. «Preservare, rivitalizzare e integrare il turismo culturale nell'area protetta di Zara» è il motto dell'iniziativa che, stando a quanto indicato sul sito ufficiale del progetto, avrebbe dovuto concludersi entro la fine di quest’anno, ma che si prolungherà certamente nel corso del 2020.

La città, che fu centro amministrativo della Dalmazia ai tempi della Repubblica di Venezia (nonché una delle piazzeforti più fortificate dell'Adriatico, data la vicinanza con l'Impero ottomano), ha in realtà già iniziato a rivalorizzare il proprio patrimonio storico. Il piccolo arsenale, rinnovato di recente, è ad esempio interamente dedicato alla storia delle fortificazioni veneziane, riproposte nella loro interezza grazie a simulazioni in 3D e giochi interattivi. —


 

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