Via i pali e i cavi elettrici sospesi Energia a impatto zero in Carso

Con la fine dell’ultimo intervento tra Basovizza e Padriciano è stato completato il piano di rimozione della rete aerea e interramento delle linee di media tensione



Più di cinque chilometri e mezzo di cavi elettrici aerei rimossi. Una quarantina di vecchi pali, destinati proprio al sostegno dei fili sospesi, abbattuti. E considerevoli quantità di rame, dismesso dalle vecchie linee, recuperati. È stata completata in questi giorni da AcegasApsAmga l’operazione finalizzata a restituire al paesaggio carsico triestino il suo aspetto più autentico, liberandolo appunto dalle linee elettriche aeree.

L’ultima parte dell’intervento, che riguardava la zona fra Basovizza e Padriciano, è stata ultimata proprio in questi giorni, con l’abbattimento delle vetuste linee aeree. La dismissione è stata resa possibile grazie all’ultimazione di un più ampio progetto messo in atto dalla multiutility sull’intero altipiano carsico e che ha visto il potenziamento della rete elettrica a media tensione, attraverso l’impiego di nuove linee elettriche interrate. L’operazione, oltre a migliorare la sicurezza e la continuità del servizio, rendendo la rete elettrica “impermeabile” agli imprevisti che possono essere causati da fulmini e animali, ha così reso inutili i pali posati negli anni ’60. AcegasApsAmga ha così potuto procedere all’eliminazione della vecchia linea, restituendo valore al territorio, per un’area superiore agli 11mila metri quadrati.

L’interramento delle linee elettriche sul Carso non ha solo portato un miglioramento dal punto di vista paesaggistico, ma, fa sapere la multiutility, anche un’importante evoluzione nel servizio. La zona dell’altipiano infatti, oltre a essere spesso sferzata dalla bora, fenomeno che mal si concilia con le linee elettriche aeree, è una delle zone che registrano una considerevole frequenza di fulmini caduti per metro quadro, con inevitabili conseguenze sulla continuità del servizio fornito.

Un ulteriore miglioramento, anche dal punto di vista ambientale, consiste nell’abbattimento dei campi elettromagnetici. L’intervento ha visto inizialmente la posa di circa 2,5 chilometri di rete elettrica a media tensione interrata nell’area dell’altipiano carsico. Successivamente lo staff della mutliutility ha realizzato i nuovi collegamenti tra la linea e le cabine elettriche già in esercizio e poi si è passati alla realizzazione di due nuove cabine aggiuntive, in prossimità dell’ex campo profughi e della strada provinciale dove si trova la stazione elettrica di Terna.

Queste ultime fasi hanno permesso di dismettere i quattro posti di trasformazione su palo precedentemente utilizzati, che successivamente sono stati rimossi insieme ai pali e alle linee aeree. —



Riproduzione riservata © Il Piccolo