Via i cassonetti, sì ai masegni. Ecco il futuro di Sant’Antonio
Si svelano domani in Quarta circoscrizione i rendering dell’architetto Bradaschia. Si lavora a un’unica prospettiva architettonica verso le Rive. Salva la fontana

Lasorte Trieste 19/02/17 - Piazza S.Antonio
Come vorreste piazza Sant'Antonio? I triestini rispondono
TRIESTE Arrivano i masegni: faranno da cornice alla nuova piazza Sant’Antonio che manterrà la fontana e il verde mentre scompariranno i bidoni delle immondizie. Approderà domani alle 20 nel Consiglio della Quarta circoscrizione presieduta da Riccardo Ledi della Lega (in una seduta pubblica alla quale il M5s in una nota di ieri invita i cittadini) la bozza del progetto per la riqualificazione dell’area: sarà presentata dal sindaco Roberto Dipiazza, con l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi e i tecnici del Municipio. Saranno complessivamente quattro i rendering che verranno preparati dallo studio dell’architetto Maurizio Bradaschia, che sarà a sua volta presente all’incontro.
«Si tratta - spiega Lodi - di progetti che non stravolgeranno l’attuale impostazione architettonica. L’intenzione è di mantenere sia lo spazio verde che la fontana: in che forma sarà più chiaro dai rendering che proporremo. L’idea che abbiamo chiesto all’architetto di portare avanti è quella di non cambiare radicalmente l’area. Posso anticipare che i masegni proseguiranno dalle vie Rossini e Bellini (le due sponde del canale, ndr) fino alle intersezioni delle vie Paganini e Ponchielli con via San Lazzaro, andando dunque a riqualificare anche le laterali che costeggiano la chiesa».
Quella di Sant’Antonio è l’ultima piazza che resta da riammodernare in centro dopo l’avvio del cantiere a settembre in piazza Libertà, i cui lavori dovrebbero chiudersi entro l’estate, al netto di possibili sorprese legate al futuro della Sala Tripcovich. Lodi, per quanto riguarda il nuovo cantiere, conferma che «la volontà è di avviarlo entro l’anno. Dopo la riflessione in circoscrizione con le quattro proposte procederemo il progetto preliminare e in giunta approveremo quello esecutivo. Nel Piano delle opere abbiamo già previsto una spesa di 2,6 milioni di euro sulla base anche del preventivo predisposto dagli uffici».
Un altro dettaglio importante sarà rappresentato dai cassonetti dei rifiuti, che verranno tolti e saranno sostituti da contenitori “a scomparsa” collegati ad appositi spazi nel sottosuolo in modo simile a quelli realizzati in piazza della Borsa. «Questo - evidenzia l’assessore - consentirà di avere una visuale pulita dalla chiesa e fino al mare. Parliamo di una zona molto bella e pregiata che si sta rilanciando in maniera importante».
Non ci saranno quindi “rivoluzioni”. Sono state anche archiviate le soluzioni che prevedevano di riportare il canale fino ai piedi della scalinata della chiesa: troppo elevati i costi.
L’affidamento all’architetto Bradaschia è stato retribuito con poco meno di 50 mila euro Iva compresa, e rientra nel quadro delle rotazioni professionali per i cosiddetti lavori sottosoglia.
L’area sarà poi completata con l’allargamento del marciapiedi di via Filzi nella zona davanti alla chiesa serbo-ortodossa, e ciò per rispondere anche alla richiesta della comunità. I parcheggi per i motorini dell’area verranno trasferiti in altre zone del centro mentre al momento non è prevista la cancellazione degli stalli, sempre per le due ruote, davanti al canale e quelli per i disabili. —
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