«Via Gallina va pedonalizzata»

Pedonalizzare in via sperimentale via Giacinto Gallina, luogo di transito obbligatorio per chi voglia raggiungere piazza Goldoni partendo da piazza San Giovanni o viceversa; lasciare libera la passeggiata, offrire ai pedoni attività commerciali valorizzate dallo spazio aperto, e locali di caffetteria e ristoro con sedie e tavolini esterni.
La proposta arriva dagli esercenti di via Gallina, per diversi mesi penalizzati a causa degli interventi di ripristino della strada che ne hanno sbarrato l’accesso fino ai giorni scorsi. «A lavori terminati ci siamo accorti che la vivibilità dell’area e la fruibilità degli esercizi commerciali sulla via sono migliorate radicalmente grazie al perpetuarsi del divieto al traffico veicolare (per consentire l’ultimazione dell’asfaltatura, ndr)», spiegano i commercianti proprietari dei tanti punti vendita siti nel tratto in questione, riunitisi ieri in un incontro pubblico far sentire la loro voce. Mario Regeni, proprietario del negozio “Calzature Regeni” in via Gallina 4 - insieme a Piero Nardin dell’adiacente “Montezuma” argento e oro, Fulvio Trapani della coltelleria “Fantoma”, i signori Erjavec proprietari del “Soledoro” e Martina Arban della tabaccheria della via - mette in evidenza i grossi disagi sopportati dagli operatori di via Gallina durante i lavori, da maggio a settembre, ma riconosce: «Dopo diversi mesi segnati da scarsissimi risultati di vendita, questa settimana, a lavori conclusi, i cittadini hanno preso a circolare nella via ancora chiusa al traffico di taxi e mezzi pubblici. La ripresa è stata immediata e il miglioramento tangibile. Vorremmo fosse estesa la pedonalizzazione almeno per tutto il 2011, anche al fine di recuperare la stagione disastrosa appena trascorsa».
D’altra parte, commentano quasi all’unisono, quella è sempre stata una strada male organizzata, con marciapiedi dalla larghezza insufficiente e continui ingorghi dovuti al contemporaneo passaggio di pedoni, autobus e taxi. Una via nata per essere pedonale a detta della signora Gangemi dell’Alexandeplatz Café: «Le seccature sono finite, ora concentriamoci su ciò che questa via può diventare. Chiediamo al sindaco di accogliere la nostra proposta, motivata da solide considerazioni». Maria Elisabetta Masè, proprietaria dell’omonima salumeria, suggerisce: «Il massimo della comodità si avrebbe con la pedonalizzazione definitiva di via Gallina, il mantenimento in vigore dell’attuale piano dei bus che, prima dei lavori, circolavano in questa strada e il trasferimento dell’area taxi in via Imbriani o in piazza San Giovanni».
Vanessa Maggi
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