«Via Crucis, i testi di Susanna Tamaro veicolo per la fede»

Il vescovo Giampaolo Crepaldi ha apprezzato il libro distribuito oggi dal Piccolo. Alle 20.30 la processione
Di Silvio Maranzana
Lasorte Trieste 22/10/09 - Seminario, Mons. Crepaldi
Lasorte Trieste 22/10/09 - Seminario, Mons. Crepaldi

«L’intento era di dimostrare come la fede possa diventare uno strumento stimolante e fecondo se trattata da uno scrittore». Così il vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi illustra i motivi che lo hanno spinto a chiedere alla celebre scrittrice triestina Susanna Tamaro di redarre i testi dei commenti alle 14 stazioni della via Crucis che si snoderà stasera a partire dalle 20.30 sul colle di San Giusto in occasione del Venerdì Santo. Testi che sono riportati sullo stesso libro “Via crucis. Meditazioni e preghiere” che viene distribuito oggi in omaggio con Il Piccolo. «Da sempre la Diocesi organizza in questa giornata la Via Crucis, ma quest’anno sono particolarmente lieto che l’invito fatto a Susanna Tamaro sia stato accolto - afferma il vescovo - e già leggendo quanto da lei scritto devo dire che l’obiettivo che mi ero prefisso è stato pienamente raggiunto. Mi ha colpito in particolare il suo forte richiamo a prendere in considerazione il dolore, inteso sia come dolore di Cristo che dell’umanità intera, i riferimenti all’ambiente che sono una costante nell’opera letteraria di Susanna Tamaro e ancor più le argomentazioni sulle donne in relazione alla stazione della Via Crucis in cui Gesù incontra le donne. A leggere i suoi commenti saranno stasera i giovani dell’Azione cattolica e anche questo sarà un segno che la Chiesa intende dare di rinnovamento e di sguardo volto al futuro. Devo plaudere anche all’iniziativa del Piccolo - sono ancora le parole di monsignor Crepaldi - che ha voluto farsi promotore della distribuzione gratuita del volume assieme al giornale celebrando in questo modo anche quella che è una gloria letteraria della città di Trieste».

Nel corso della Settimana Santa la Caritas diocesana in collaborazione con la Fondazione CrTrieste, ma anche con l’appoggio di Provincia e Comune ha aperto l’Emporio della solidarietà per venire incontro ai nuovi poveri che aumentano di giorno in giorno. «Per la Chiesa è certo una settimana dell’anno particolare - spiega il vescovo - in cui più profonda è la meditazione sul significato della morte e della resurrezione di Gesù, ma è anche una settimana in cui deve uscire più forte un messaggio di unità e di speranza perché la fase storica che stiamo vivendo è drammatica: alla crisi economica che in provincia non solo ha travolto l’industria manifatturiera, ma si sta estendendo anche alle piccole imprese e al commercio, si assomma la crisi della politica nazionale che non è in grado di indicare un’alternativa, una via d’uscita, il che crea un senso generale di insicurezza. La Diocesi stessa registra un disagio sociale drammatico».

Ma per monsignor Crepaldi a Trieste c’è anche qualche segnale positivo che ha portato tra l’altro proprio all’apertura dell’Emporio della solidarietà. «Vi è una sinergìa che si è creata tra la Diocesi, il Comune, la Provincia, alcune realtà bancarie e altri enti e che sta producendo alcuni risultati significativi nella lotta quotidiana per far riaccendere la speranza. In questa direzione - conclude il vescovo - va anche la testimonianza di fede cristiana fatta alla Diocesi e alla città da Susanna Tamaro che desidero ringraziare ancora una volta».

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