A Trieste via d’Alviano apre martedì: riparato l’asfalto ceduto durante i lavori di Acegas
Operai al lavoro di domenica per rispettare la data prevista: il tratto tra via Caduti sul Lavoro e via Lavoratori è interdetto da venerdì, con notevoli disagi
Riapre martedì 28 gennaio, in giornata, il tratto di via d’Alviano in cui venerdì aveva ceduto un lembo di asfalto. AcegasApsAmga, che sta eseguendo lavori proprio nella parte esterna della carreggiata, ha già provveduto a risanare lo scavo. Gli operai hanno lavorato anche la domenica mattina in modo tale da rispettare l’orizzonte fissato per la riapertura. A meno di imprevisti o stop forzati dovuti al maltempo.
La multiutility ha apptofittato dello scavo per posizionare alcuni pozzetti che avrebbero dovuto essere installati sotto il manto stradale nei prossimi mesi. Vista l’occasione, si è provveduto in questi giorni, in modo da evitare un’ulteriore chiusura al traffico, con tutti i disagi connessi.
La fessurazione dell’asfalto ha comportato la chiusura in entrambi i sensi di marcia del tratto compreso tra l’incrocio con via Caduti sul Lavoro e quello con via dei Lavoratori. Uniche deroghe per i veicoli di emergenza, gli autoarticolati in direzione del centro città e gli autobus di linea 29 e B serale.
I disagi sono stati inevitabili: venerdì, in particolare, si sono registrate lunghe code soprattutto nel tardo pomeriggio, in concomitanza con il traffico in uscita, al termine della giornata lavorativa. Della gestione del traffico si è occupata la Polizia locale. Il fine settimana, in cui circolano meno veicoli, ha aiutato a tenere sotto controllo la situazione, scongiurando grossi ingorghi.
Due le concause del cedimento, secondo AcegasApsAmga: da un lato le vibrazioni prodotte dallo scavo della stessa multiutility, fatto «in trincea»; dall’altro l’azione della pioggia battente.
Lo scavo di AcegasApsAmga aveva finora riguardato solo la parte più esterna della carreggiata, creando disagi modesti alla circolazione. In ogni caso il cantiere, che si inserisce nell’ambito del progetto Smart Grid, non ha subìto ritardi né interruzioni. Anche perché le scadenze di Smart Grid – finanziato con 18 milioni di euro del Pnrr – sono alquanto stringenti e, vista l’importanza dell’opera, non ammettono rallentamenti di sorta.
L’intervento in corso in via d’Alviano costituisce il primo passo della “fase due” di Smart Grid, che consiste nel potenziamento della fornitura elettrica locale e, fra le altre cose, consentirà di allacciare alla rete i terminal portuali triestini. Si è partiti da Roiano, dove tuttora avanza il cantiere, mentre il 2025 vede due obiettivi: l’ingresso in Porto Vecchio, dove sarà realizzata una nuova cabina elettrica nel magazzino 10, cui si affiancherà un collegamento speculare tra lo stesso Porto Vecchio e la cabina di Broletto. Lo scavo in via d’Alviano è per l’appunto il primo atto di questo secondo percorso, che attraverserà viale Campi Elisi, passeggio Sant’Andrea, via Giulio Cesare, le Rive e corso Cavour per arrivare al magazzino 10. —
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