Via alla raccolta dei tartufi Multe salate per gli abusivi
PINGUENTE. La stagione dei tartufi, che si protrarrà fino al 31 gennaio prossimo, è iniziata all’insegna di controlli molto rigorosi mirati a evitare la raccolta indiscriminata del fungo sotterraneo...

PINGUENTE. La stagione dei tartufi, che si protrarrà fino al 31 gennaio prossimo, è iniziata all’insegna di controlli molto rigorosi mirati a evitare la raccolta indiscriminata del fungo sotterraneo e anche la devastazione del suo habitat naturale.
Proprio con questo obiettivo è stata stabilita una collaborazione molto stretta tra l’Azienda forestale, l’Ispettorato del ministero dell’Agricoltura e foreste, il ministero degli Interni, le autonomie locali e l’associazione dei tartufai denominata “Istra”. Pertanto i raccoglitori sprovvisti di permesso incapperanno in multe piuttosto salate: le cifre partono infatti dai 400 euro per arrivare fino a un massimo di quattromila.
Per quanto concerne il costo del permesso, i livelli sono rimasti quelli dello scorso anno: per il permesso stagionale si devono sborsare 230 euro, per quello mensile 111, per quello settimanale 66; bastano 26 euro invece per il permesso giornaliero.
Le regole restano invariate anche per quanto riguarda l’impiego dei cani: ogni raccoglitore ne può portare nel bosco due, l’uno addestrato e l'altro in fase di addestramento. Va ricordato che anche la paletta da usare per lo scavo è regolamentata. La profondità massima consentita è di 15 centimetri e la larghezza di 8.
Per quel che riguarda l'ammasso, o meglio la vendita ai grossisti, il prezzo dovrebbe ricalcare quello degli ultimi anni: si va dai 500 agli 800 euro al chilogrammo per i tartufi bianchi di prima categoria; 200 euro per la seconda classe; e 100 euro per i tartufi neri.
A guadagnarci un bel po’ saranno come sempre i commercianti, che già si preparano a calarsi nei boschi di Pinguente e in quello di San Marco (che si chiama cosi poiché un tempo la sua legna finiva a Venezia) ai piedi di Montona: alla fiera vendono i tartufi di prima classe a 1.500 euro e di seconda classe a 1.000 euro.
Già prima dell’avvio della stagione, i raccoglitori di tartufi hanno esposto come sempre le proprie lamentele, vuoi per la scarsità del tartufo, vuoi per i costi di esercizio. Oltre a quelli per il permesso ci sono infatti i costi di mantenimento dei cani: 33 euro per la vaccinazione antirabbica, e altri 13 al mese per il trattamento contro le zecche.
In base a dati ufficiosi, l'anno scorso sono state raccolte poco meno di quattro tonnellate di tartufo bianco e altre 4,7 di tartufo nero. Per quel che riguarda la destinazione finale, la maggior parte del raccolto arriva - per vie legali e talvolta illegali - nei ristoranti italiani. Una certa quantità comunque finisce anche nelle cucine del posto, così da essere utilizzata in occasione delle varie sagre e degli eventi gastronomici dedicati appunto al tartufo che in autunno si tengono in questa parte dell'Istria.
(p.r.)
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