Via alla fase di “rigenerazione” urbana

Entro un mese il piano per il riorientamento del commercio in via Sant’Ambrogio
Bonaventura Monfalcone-12.04.2017 Stato dei lavori-Municipio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-12.04.2017 Stato dei lavori-Municipio-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Pare che quando Soprintendenza e Regione abbiano visto visto il progetto avanzato da Cisint&co «siano rimaste entusiaste, perchè si tratta di un piano mai avanzato prima nel Friuli Venezia Giulia». Sugli esiti che si avranno, prematuro trarre conclusioni. Fatto sta che la recente puntata agli uffici regionali sarebbe stata fruttuosa e così ora può avere formalmente inizio la caccia ai fondi per concretizzare gli intenti. Il disegno, peraltro collegato alla prima delibera varata dalla giunta di centrodestra all’indomani delle elezioni, riguarda la tutela del centro storico e il riorientamento del commercio «per portare qualità sul territorio», precisa il sindaco Anna Cisint. L’amministrazione si pone infatti l’obiettivo di rilanciare Monfalcone dal punto di vista dell’attrattività. Punti di forza da un lato la «rigenerazione urbana» del centro e dall’altro il termalismo collegato al mare e alle radici storiche. Su quest’ultimo punto, il Comune potrà contare su 350mila euro di contributo regionale, cui potrebbero affiancarsi i fondi richiesti col recente bando per la promozione turistica di nautica e litorale.

Su come indirizzare il finanziamento ottenuto sono già stati avviati confronti con Regione e Promoturismo. Le risorse, da impiegare in due o tre annualità, riguarderanno l’acquisizione di beni e servizi legati al maketing e a iniziative che potranno collegare la risorsa delle terme con le peculiarità del mare e della storia. Cisint prevede di poter presentare il piano di interventi entro un mese. Ma in quel lasso potrebbe essere pronta anche la progettualità relativa al centro, imperniata sulle diverse delibere assunte nelle ultime settimane per delineare un puzzle di provvedimenti che ruotano attorno al municipio.

«Stiamo elaborando una serie di interventi - così Cisint - del tutto innovativi per gli enti locali del Fvg. Sarà il primo caso di applicazione del codice Urbani per l’identificazione delle aree di pregio storico-architettonico su cui poter intervenire con norme speciali per il commercio e il decoro. Pensiamo a tre fasce, la più sensibile della quali riguarderà ovviamente via Sant’Ambrogio e la terza anche qualche zona periferica. In quest’ambito potrebbe applicarsi un provvedimento allo studio per un intervento di sostegno in conto capitale che possa riguardare anche le attività commerciali, oltre alle micro-imprese». Un dialogo è stato già aperto con gli artigiani, per inserire per esempio in via Sant’Ambrogio attività di tradizione. «Vogliamo che i money-transfert non restino lì, ma si trasformino in attività tipiche», puntializza il sindaco. «Nel contempo - prosegue - si prevede di sviluppare un percorso pedonale culturale e turistico, che partendo dal sito previsto per il Pilo possa collegarsi al giardino di via Rettori, comprendendo le tre aree di piazza della Repubblica, piazza dell’Unità e il Duomo». Per il piano di rigenerazione urbana si pensa a un concorso d’idee. (t.c.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo