Via al polo sanitario Salus-Pineta del Carso

Approvata dalle rispettive assemblee l’operazione che fa nascere una nuova realtà da 214 letti e 500 posti di lavoro

TRIESTE Salus & Pineta, matrimonio in corsia. «Un’operazione storica tra due realtà storiche della sanità privata triestina. In molte parti d’Italia i grandi gruppi fanno incetta di cliniche e poliambulatori, a Trieste invece abbiamo pensato di mettere insieme le forze per aumentare competitività e forza contrattuale nei confronti delle pubbliche istituzioni».



Guglielmo Danelon, terza generazione di una dinastia familiare vocata all’imprenditoria sanitaria, riassume in questi termini la convergenza di Policlinico-Salus (nato nel 1925) e Pineta del Carso (nata nel 1933) in un unico progetto all’insegna della gestione privata della salute. La fusione, che era stata anticipata in estate, ha ottenuto lunedì scorso il crisma dell’ufficialità mediante l’approvazione assembleare da parte delle due società. A dicembre le delibere avranno piena efficacia, con effetto retroattivo al 1° gennaio 2019.

Nasce così un polo sanitario privato che si classifica tra i più importanti a livello regionale. Un’intesa che ha richiesto un anno di lavoro. Organizzerà 214 letti (74 Policlino-Salus e 140 Pineta), circa 500 persone tra dipendenti diretti, medici, attività in appalto. Alle due strutture maggiori di via Bonaparte e di Aurisina si aggiungono 9 ulteriori attività (Pineta City, “biomedici” di via Gallina, Roiano, Muggia, Opicina, Gorizia, Monfalcone, Staranzano, Cervignano). Questa convergenza ha un valore societario stimato in 70 milioni di euro e fatturerà 35 milioni. L’incidenza delle convenzioni con la mano pubblica significa 10 milioni su 20 per la Salus, 13 milioni su 15 per Pineta.

Danelon lo ritiene, dal punto di vista gestionale, un logico punto di caduta tra cure complementari, chirurgica quella di Salus e riabilitativa quella di Pineta. A livello di impianto azionario e di governo societario, le tre famiglie socie della Pineta - Ercolessi, Visintin, Segata - entreranno nella Policlinico spa con una quota complessiva del 24%. Il vertice avrà Danelon presidente e amministratore delegato, Alberto Visintin sarà a sua volta amministratore delegato, vicepresidente sarà Franco Stock. Il consiglio di amministrazione passerà dagli attuali 5 a 7 componenti. Policlinico, perno societario attorno al quale è cresciuta Salus, ha una cinquantina di soci. Oltre ai Danelon, ci sono - tra gli altri - Stock, Masè, Suttora.

In questi mesi l’operazione è stata illustrate alle organizzazioni sindacali, che con la triplice di categoria Cgil-Cisl-Uil aveva richiesto garanzie sul fronte occupazionale. —


 

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