Via al Carnevale di Monfalcone con 13 carri e un “pranzo”
MONFALCONE Il Carnevale monfalconese tira giù la maschera e si presenta ai cittadini, sposando l’anima più autentica dei goderecci festeggiamenti: l’invito dei promotori è di «vivere piazza della Repubblica» e invaderla di stelle filanti. «Facciamo vedere che la nostra città non è solo quello che vogliono indicare gli altri», ha spronato Carlo Blasini, presidente del Consorzio delle Pro loco. Quest’anno la manifestazione tradizionalmente allestita dal sodalizio di via Mazzini ha timbrato un altro cartellino, sfornando la ragguardevole edizione numero 132, che incorona la locale sfilata come la più antica del Fvg (al secondo posto, per l’Isontino, c’è Romans, ma lì di anni se ne contano “appena” 50). Clou degli eventi carnascialeschi, il Martedì grasso che in città prenderà avvio prestissimo con la partenza alle 9 della carrozza degli sposi, cioè sior Anzoleto, al secolo Orlando Manfrini, e la sua bella dal volto ancora sconosciuto, seguiti dal notaio Gratariol, alias Blasini, e dal codazzo di comari.
La variopinta comitiva s’inoltrerà nel consueto giro dei rioni per approdare in piazza della Repubblica e dare pubblica lettura - seguibile in diretta streaming dal sito della Pro loco - dell’attesissimo Testamento, sfogatoio delle invettive del monfalconese patòc verso la magnadora. Poi via libera alla Cantada con la Banda civica. Già alle 11.30 scatterà la distribuzione dei testi delle canzoni. Stavolta ci sarà (ed è gradita new-entry) una serata di prove generali a Panzano: appuntamento lunedì 8 febbraio alle 18.30 «davanti de Ete» per «el rebechin: qualcossa sarà, ma voi porté qualcossa!», recita la sorniona locandina dell’evento, sotto l’egida dell’ex sindaco Adriano Persi. E «sarà fato apelo, no se aceta giustificazion». Tutti, insomma, sono invitati al ripasso canoro.
Tra la Cantada e il corteo di ben 13 carri più 10 gruppi mascherati e 5 bande musicali con o senza majorette si aprirà poi la parentesi del “pranzo di nozze”. Cento seggiole per gli invitati, che però devono prenotare il posto in via Mazzini, e un menù ipercalorico per tener botta nel prosieguo: salsiccia con polenta e funghi, patatine e bibite a volontà, il tutto per 12 euro («cifra simbolica, per consentirci di ammortizzare le spese», ha precisato Burnella Papa, presidente della Pro loco).
Quanto all’addobbo floreale e alla wedding cake, il sodalizio monfalconese si affida a volonterosi fioristi e pasticcieri che possano offrire in dono alla kermesse il proprio lavoro. Probabilmente sior Anzoleto e consorte non potranno intrattenersi con gli invitati fino alla fine, visto che alle 13.30 i carri partiranno da via Matteotti per il tragitto da 3 chilometri, ma ci sarà senz’altro l’occasione per un selfie. Speaker ufficiale, ancora una volta, il travolgente Stefano Munari, che - lo ha ricordato Papa - opera gratuitamente per il Carnevale. La prima parte della giornata si concluderà con la proclamazione dei vincitori e l’ammainabandiera: gruppi e carristi si trasferiranno al tendone di Staranzano per la pastasciuttata conclusiva. In perfetto «spirito di Città Comune» (Papa). Il sipario calerà però all’Europalace col “Villion” da 25 euro a ingresso: deadline alle 24, poi scatterà la in Quaresima. Fine dei bagordi? Ma quando mai. Mercoledì 10 al Kinemax è già fissata la “Merenda cu la renga” delle 13.
Il sindaco Silvia Altran, presente ieri alla conferenza stampa assieme al vice Omar Greco, ha espresso soddisfazione per le fatiche di un anno di lavoro, sottolineando l’essenziale apporto dei volontari Pro loco per l’allestimento «di una attività frizzante che attira le persone a Monfalcone» e la capacità di suscitare «quello spirito carnevalesco ch’è nel nostro dna». «Al solito - ha concluso - la magnadora se preoccupa perché ogni anno se becca la sua, ma sono moderatamente fiduciosa per come verrà trattata». E sior Anzoleto? Sempre abbottonatissimo: «Son senza sposa, no go testamento e me manca il mezo per vinir in piaza. No gavendo dito niente, go proprio dito tuto».
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