Via a lavori e countdown per la rinascita di Pirona. La riapertura in due mesi

TRIESTE È iniziato il countdown per la riapertura dell’Antica Pasticceria Pirona. Entro due mesi, o nei giorni che precedono la Pasqua o immediatamente dopo, la famiglia Viezzoli restituirà alla città quell’angolo storico di Trieste. Per un recupero anche di quelle che erano le intenzioni del fondatore, Alberto Pirona, sui prodotti da proporre, i nuovi gestori hanno lanciato un appello alla cittadinanza per raccogliere fotografie, ricordi, documenti che testimonino dettagli su quanto veniva offerto in quella pasticceria in passato.
Si stanno raccogliendo i primi contributi. L’obiettivo è quello di riproporre la tradizione in chiave più contemporanea. Un compito che è stato affidato a Alice Mancini, laureata in Decorazione all’Accademia delle Belle arti di Bologna, diplomata alla scuola di specializzazione Cast Alimenti del maestro Iginio Massari e reduce da un’esperienza da Maritani.
Se da un lato la produzione dei prodotti tradizionali sarà nelle mani di Sergio Marchi, storico pasticcere proprio di Pirona, Mancini si dedicherà alla cioccolateria con una ricercata linea di praline, alle confetture, ad un’importante proposta di gelatine. Educare le persone al gusto sarà uno dei compiti di Pirona, che con questa finalità organizzerà anche incontri e iniziative.
Intanto i lavori all’interno del locale sono già iniziati: gli arredi sono stati ripuliti, così come le rifiniture in ottone, tirate ormai a lucido. A breve verranno risistemate le vetrate anche esterne e poi partiranno gli interventi più importanti, quelli che prevedono la sistemazione del laboratorio retrostante, che diventerà la vera macchina operativa dove saranno impastati e infornati pinze, presnitz, croissant, panettoni e tutta la pasticceria che delizierà anche i palati più raffinati.
Al cento del laboratorio ci sono il vecchio forno e il frigorifero, dal punto di vista pratico poco utili, ma intoccabili perché inclusi nel vincolo di tutela imposto dalla Soprintendenza. Nei prossimi giorni da Pirona entreranno tutti i nuovi macchinari. Nella zona adibita alla vendita verrà inserita anche un’antica macchina per il caffè.
L’intervento e gli investimenti per riaprire lo storico locale sono impegnativi, per questo i Viezzoli preferiscono non sbilanciarsi troppo definendo già una data di inaugurazione. L’obiettivo sarebbe quello di farcela per Pasqua, ma per terminare ogni dettaglio potrebbe servire qualche giorno in più.
L’attesa che ruota attorno alla riapertura di Pirona è palpabile. Pochi giorni fa, è bastato rialzare le saracinesche esterne per consentire di scattare alcune foto utili a testimoniare l’avanzamento dei lavori, che fuori dalla pasticceria si è formato subito un capannello di persone incredule, sorprese e incuriosite.
La pasticceria Pirona è stata acquistata per 115 mila euro dalla Ginvest srl, una società immobiliare di Conegliano, che l’ha data in gestione al panificio-pasticceria Viezzoli che, a sua volta, ha rilevato dalla Fondazione CRTrieste gli arredi e gli antichi macchinari. Visto il vincolo che vige sul locale, sugli arredi e sull’attività – quei mobili non potranno mai lasciare quegli spazi – il rapporto tra Viezzoli e Ginvest si prevede durerà a lungo. —
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