Vetro rotto sul bus a Trieste, giallo risolto: colpa di una biglia tirata con una fionda
TRIESTE Risolto il mistero dell’autobus con il vetro in frantumi. Gli addetti della Trieste Trasporti ieri mattina hanno rinvenuto all’interno del veicolo una biglia in ferro di circa nove millimetri dalla forma irregolare.
Con ogni probabilità l’oggetto è stato scagliato con una fionda. Difficile, infatti, che sia stata utilizzata un’arma da fuoco. Il danno, considerato il diametro, in questo caso sarebbe stato ben più grave: la biglia, fanno notare gli esperti delle forze dell’ordine, nell’impatto con il bus avrebbe perforato non solamente il vetro ma anche gli interni del mezzo.
Una fionda, quindi. L’episodio, che si è verificato domenica attorno alle 14.30, è tutt’altro che trascurabile: in quel momento a bordo della 29 c’erano nove passeggeri. Qualcuno poteva restare seriamente ferito.
Esclusa dunque l’ipotesi di un sasso lanciato dalla Scala dei Giganti, come si era sospettato in un primo momento, e della “crepa autonoma”.
Le immagini delle telecamere installate all’interno dell’autobus non chiariscono tuttavia da dove la biglia provenisse.
Qualcuno – questa è l’ipotesi più plausibile – può aver preso di mira il veicolo da una finestra che si trova in una delle abitazioni vicine.
Anche perché le telecamere posizionate lungo la Scala dei Giganti, passate al setaccio dalla Polizia locale nelle ore successive al danneggiamento, non hanno ripreso alcun movimento sospetto.
La Trieste Trasporti, conferma il responsabile delle relazioni istituzionali e della comunicazione Michele Scozzai, ieri ha denunciato il fatto alla Stazione dei carabinieri di via Hermet. Gli accertamenti sono in corso.—
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