Vestiti, zaini, bottiglie: quando una scarpetta nel bosco racconta un’umanità in fuga

Sul Carso triestino a ridosso del confine i migranti in arrivo dalla rotta balcanica si disfano delle cose usate nel lungo viaggio, così da passare inosservati. I volontari dallo scorso marzo hanno raccolto 80 quintali di materiale (Fotoservizio di Andrea Lasorte)
Gianpaolo Sarti